Dopo una trattativa lunga, ed a tratti estenaunte, il Bari ha ingaggiato Alessandro Rosina. Il calciatore proveniente dal Catania, approda nel capoluogo pugliese a titolo temporaneo con obbligo di riscatto da esercitare a fine stagione a favore della società di via Torrebella. Insieme a Rosina, dalla società etnea è arrivato anche Riccardo Maniero, acquistato a titolo definitivo.

LA STORIA - Rosina ha fatto il suo debutto in serie A con la maglia del Parma, squadra in cui è cresciuto calcisticamente, nella stagione 2002/2003 ma l'esperienza in maglia gialloblu non dura molto vista la concorrenza e la giovane età del calciatore. Dopo un prestito frutuoso al Verona, il fantasista calabrese viene rilevato dal Torino. Proprio in Piemonte gli verrà affibbiato il soprannome di Rosinaldo, per la somiglianza nei movimenti e nel nome del Fenomeno Ronaldo. All'ombra della mole, Rosina si mette conquistando una promozione e giocando tre campionati in A. In totale il suo score personale è di 34 reti in 134 presenze con la maglia granata.

Viene acquistato dallo Zenit San Pietroburgo nell'estate 2009 per una cifra vicina ai nove milioni di euro. In Russia vince un campionato e dopo una breve esperienza in prestito al Cesena, passa al Siena. In Toscana quattordici reti in settanta presenze tra serie A e B. L'anno scorso, la chiamata del Catania, intenzionato a ritornare grande dopo la retrocessione. Il resto è storia recente: i rossazzurri non brillano e navigano in cattive acque salvandosi per il rotto della cuffia. In seguito arriva la retrocessione decretata dai giudici dopo lo scandalo Cacioscommesse. Dopo otto reti in trentasette ppresenze alle pendici dell'Etna, Rosina si trasferisce all'ambizioso Bari di Gianluca Paparesta.

Dotato di un fisico brevilineo, le armi migliori di Rosina sono il dribbling, la fantasia e la capacità di sfornare assist preziosi per gli attaccanti. Bravo sui calci da fermo, può garantire a mister Nicola imprevedibilità sulla trequarti offensiva, specie nelle partite bloccate, quando gli avversari si chiudono a riccio nella propria area di rigore. Un'altra dote importante è la sua duttilità: può giocare da esterno offensivo in un 4-3-3 o 4-2-3-1 così come può rappresentare il trequartista ideale in un 4-3-1-2.  

Sezione: News / Data: Mar 01 settembre 2015 alle 12:00
Autore: Gianluca Sasso
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