Non sono passate inosservate le parole di Luca Albieri sulla presunta combina di Bari-Castel di Sangro del 15 giugno 1997, rivelate ieri sera su La7 nella trasmissione "Non è l'arena". L'ex presidente della compagine abruzzese, Gabriele Gravina, ha risposto duramente alle accuse ai microfoni di Rmc Sport.

Questo le parole dell'attuale leader della Lega Pro: "Quell’anno sbagliai ad allestire la squadra; anche perchè prendemmo un americano, che era stato già a Padova. E proprio lui quando parlò di questa pseudocombine, anni fa, fu denunciato da parte mia, da parte del resto della squadra e dello staff tecnico, e condannato per diffamazione e calunnia. E’ tutto documentato, anche le varie minacce nei miei confronti. Avrei preferito che Albieri, parlasse di questo “fatto” subito e non anni dopo. Pensate, io quella settimana, non ero mai entrato nello spogliatoio quella settimana. Ero impegnato per questioni personali e quindi non ero lì. Che senso ha parlare di questa cosa, a distanza di 21 anni? Secondo me è una cosa fatta ad hoc nei miei confronti. Noi non siamo mafiosi. Luca Albieri ha voluto mettersi in mostra ieri sera; nel frattempo è già partita una querela nei suoi confronti. La chiarezza si farà nelle aule del tribunale. Il Castel di Sangro era un modello - riporta tuttolegapro.com - non permetterò mai a nessuno di infangare quel magnifico sogno. Io vado avanti per la mia strada, ho le spalle larghe. Questa cosa era stata preparata a tavolino, casualmente proprio prima delle elezioni federali (prima del commissariamento della Figc, Gravina era tra i principali candidati alla sostituzione di Tavecchio)".

Sezione: News / Data: Lun 19 febbraio 2018 alle 16:30
Autore: Gianmaria De Candia
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