Una stagione in biancorosso per Alberto Marangon. Il responsabile dell'area comunicazione del Bari, giunto in Puglia circa un anno fa dopo una vita alla Samp, ha tracciato un bilancio dell'annata appena trascorsa in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta del Mezzogiorno. Dall'emozione più bella a quella più dolorosa: "La vittoria a Chiavari alla prima di campionato. Era l'inizio di una nuova era mentre con la sconfitta di Terni, a mio avviso, si è mancato quel salto di qualità. Abbiamo gettato al vento la rincorsa a qualcosa di importante", le parole del team manager dei galletti.

Oggi il Bari, tra una notizia di mercato e l'altra, è pronto a rituffarsi in campionato. L'obiettivo è migliorare i propri risultati: "I baresi negli ultimi dieci anni non hanno avuto gran modo di esultare quindi capisco la loro impazienza ma è anche vero che i risultati e le squadre vincenti non nascono dall'oggi al domani. - ha proseguito Marangon - Auspichiamo di raccogliere i frutti degli investimenti fatti quest'anno. Lo meritano la città, i baresi ma soprattutto Gianluca Paparesta. Nessuno più di quelli che lavorano con lui ogni giorno possono capire quanto abbia a cuore questa società".

Ma quali sono i progetti in cantiere? Dal canale tematico al museo biancorosso, l'ex blucerchiato spiega: "E' ancora prematuro ma in futuro penso proprio di sì. A Genova abbiamo fatto nascere SampTV sul digitale terrestre e ha funzionato. Sono convinto che in una città che vive di calcio come Bari avrebbe un seguito ancora maggiore. Così come per il museo biancorosso. Tuttavia sono progetti già nella mente del presidente e che necessitano di tempo e grossi investimenti. Andranno presentati quando saremo pronti".

L'idolo di Genova, sponda blucerchiata, Antonio Cassano a gennaio è stato molto vicino ad indossare nuovamente la casacca dei galletti. Un ritorno mancato che ha alimentato polemiche all'interno della tifoseria barese: "Cassano è un amico. Non nascondo che sia un personaggio molto discusso e di difficile gestione ma ha dei pregi che solo i fortunati che riescono ad entrare nella sua cerchia possono apprezzare. - ha spiegato il team manager del Bari - Diciamo che si vende male perché ha delle qualità umane che pochi possono immaginare. Certo lavorare con lui non è proprio una passeggiata di salute. Ci vuole tanta pazienza".

Sezione: News / Data: Mar 23 giugno 2015 alle 13:00
Autore: Redazione TuttoBari
vedi letture
Print