Trentaquattro anni oggi, sedici dei quali passati tra i campi professionistici di Italia e Scozia. Massimo Donati la maturità calcistica l'ha raggiunta da un pezzo, ma decidendo di tornare in Puglia e in Serie B l'estate scorsa ha dimostrato di possedere ancora una fame enorme di campo e protagonismo

L'inizio soft, con Mangia, in una macchina inceppata e successivamente compromessa. Poi la solidità da leader uscita fuori col tempo e nel momento di maggior rifondazione quando, con Nicola, prima ha assunto il ruolo transitorio di difensore in una retroguardia portata a braccetto fino al mercato di gennaio, e poi si è collocato sulla mediana, nella posizione a lui più propria, a suon di stabilità e geometrie.

Tra i migliori del girone di ritorno fin qui, ha rifiatato col Pescara e ora è pronto a rituffarsi in clima campionato. Nella sfida di domenica con la Pro Vercelli Donati ci sarà. Un po' più vecchio anagraficamente, ma con la freschezza mentale accresciuta del guerriero mai domo, con un obiettivo nella testa: far risalire ancora una società che meglio di altre, a due riprese, ha esaltato le sue qualità in carriera e che dei suoi tempi di gioco ha imparato ormai a beneficiare fino in fondo.

Sezione: News / Data: Gio 26 marzo 2015 alle 21:00
Autore: Davide Giangaspero
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