Record d'affluenza, entusiasmo, avvicinamento alla squadra. Nell'eccezionale momento del pubblico barese restano infinite le considerazioni di stampo positivo. Un dato, però, continua a stonare con tutti gli altri: le multe che, da fine febbraio, vengono ripetutamente assestate dal Giudice Sportivo a carico della scoperta società biancorossa.

Il 18 marzo, a seguito del copioso lancio di fumogeni e petardi in occasione del match contro l'Avellino (il primo del post-fallimento), era stato direttamente il club, per mezzo di un comunicato stampa, ad ammonire sui rischi di tali inosservazioni regolamentari. Un provvedimento, quello maturato dalla gara contro gli irpini che, dell'entità di ben 5mila euro, rischiò di minare non poco la serenità dei curatori allora pienamente impegnati nei primi step del complesso iter fallimentare.

Una settimana dopo, la nuova citazione da parte del Giudice Sportivo, sempre a causa di introduzione di materiale pirotecnico al San Nicola, non sfociò in ripercussioni a livello economico. Solo una breve tregua. Poi, giovedì sera, l'ultima infrazione. Il ritorno a vecchie abitudini coinciso con i fasci di luce proiettati, via laser, all'indirizzo dell'arbitro. 5mila euro di ammenda, dieci totali in un mese. L'ultimo schiaffo di un'idiota interperanza.

Sezione: News / Data: Dom 20 aprile 2014 alle 12:35
Autore: Davide Giangaspero / Twitter: @giangadvd
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