Con l'addio di Marino Defendi al Bari si può affermare che si chiude un ciclo. E' una di quelle cessioni che segnano un punto di svolta nel calcio, un taglio netto con il passato. Specie in una piazza passionale come il capoluogo pugliese, capace di creare legami indelebili con i calciatori che diano l'anima per i colori biancorossi.

Fra questi bisogna annoverare senza dubbio il centrocampista bergamasco, che per cinque anni è stato uno dei più amati dal pubblico dello stadio San Nicola. In particolare rimarrà sempre legato all'ormai celebre "stagione fallimentare", che vide il passaggio di consegne alla presidenza da Matarrese a Paparesta e un'incredibile rimonta dei galletti in campionato. Rimonta che li portò ad un passo dalla prmozione in Serie A. Con la partenza di Defendi, dei reduci di quell'impresa restano solo Marco Romizi e Stefano Sabelli. Quest'ultimo però da gennaio a giugno scorsi ha vestito la maglia del Carpi, e sarebbe rimasto in Emilia se i falconi avessero ottenuto la salvezza in massima serie. 

Dunque Romizi, nonostante parta spesso indietro nelle gerarchie, è una pedina fondamentale per chiunque si sieda sulla panchina del Bari. Un gladiatore che fale fortune di qualsiasi allenatore, pronto a consumare la sua quinta stagione in baincorosso, sesta se si considerano i sei mesi dell'annata 2011-12.

Sezione: News / Data: Mer 24 agosto 2016 alle 14:00
Autore: Davide Rega
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