La situazione in casa Bari si fa sempre più difficile. Dalla squadra alla società, sono pochi i motivi per cui sorridere.
La formazione di mister Alberti fatica a scalare posizioni decisive in classifica, e la sconfitta patita contro il Brescia non ha di certo giovato all'andamento, già lento, della compagine biancorossa. Ma ad affliggere i cuori di tanti tifosi del galletto sono anche, e soprattutto, le cattive condizioni finanziarie del club, ad un passo dal fallimento (o così sembrerebbe): "Da quando seguo le vicende del Bari, ovvero da circa 35 anni, credo che questo sia il momento piu’ decisivo per una svolta - le parole di Fabio Sperduti, gestore del Liceo Scientifico Sportivo di Bari - La posizione di classifica e la gestione tecnica mi preoccupano parecchio. Ieri ho visto una squadra debole sotto il profilo caratteriale, una squadra incapace di mettere la giusta cattiveria per chiudere una partita contro un avversario fortemente rimaneggiato e vittima nel primo tempo anche di una contestazione dei suoi tifosi. Non chiuderla, e non portare a casa punti, e’ stato un delitto perfetto".
Capitolo mercato. Quello appena concluso ha portato a Bari quattro rinforzi. Forze fresche che rimpolperanno la rosa di mister Alberti, ora orfana di Fedato, ceduto al Catania. Fabio Sperduti, impegnato da tempo nel lavoro di talent scout di giovani giocatori (negli ultimi anni diversi sono stati i ragazzi che, scartati dal settore giovanile biancorosso, sono stati presi in custodia da Sperduti, che ha dirottato già alcuni di loro in società importanti del Nord, ndr) ha così giudicato le operazioni consumate dal diesse Angelozzi nel mese di gennaio: "A parte la cessione di Fedato voluta dalla proprieta’ per fare cassa, credo che tutto il resto debba essere valutato con una attenta analisi. Ci siamo privati di un buon attaccante come Marotta per prenderne uno dal Carpi ai piu’ sconosciuto (Cani). I due esterni arrivati non mi sembrano adatti al modulo che sta adottando il duo Zavettieri-Alberti, sicuramente in un 4-4-2 potrebbero rendere meglio. Mi dispiace, ma questo mercato mi ricorda molto quello del Ventura bis, dove arrivarono 7/8 calciatori che poi si rivelarono poco utili alla causa portando il Bari calcio ad una retrocessione figlia di un immobilismo societario incredibile".
Il Bari è in vendita, ma questo non fa più notizia. In tal senso, comunque, continua - in sordina - il lavoro del club manager Gianluca Paparesta, impegnato da mesi nella ricerca di nuove energie finanziarie, di possibili acquirenti: "Io credo nelle capacita’ del “ tifoso” Paparesta. Ha delle relazioni importanti nel Mondo dell’imprenditoria e del calcio, senza dimenticare che e’ anche un commercialista, quindi come pochi potrebbe entrare nei dettagli economoci di una trattativa. Ho letto che di imprenditori interessati ce ne sarebbero, ma non possiamo pretendere che qualcuno rilevi il Bari senza che l'attuale proprietà definisca una volta per tutte la situazione dei vari contenziosi. Confido nell’onesta’ intellettuale di tutti i componenti della famiglia Matarrese, affinche’ decidano di intraprendere tutte le azioni possibili al fine di agevolare l’ingresso di nuovi imprenditori che potrebbero davvero far rinascere la passione di un intera citta’ verso uno sport dove contano prima i risultati sul campo e solo dopo le plusvalenze, che si è cercato di realizzare anche su ragazzi del settore giovanile. Perdere ragazzi come De santis, Vogliacco , Dellino, Maselli, Cianci e tanti altri e’ stato per un errore per questa società".
La gestione del settore giovanile, infatti, non è più quella di una volta. La cantera biancorossa, infatti, non è più il fiore all'occhiello del club, che da qualche anno ha anche abbandonato la possibilità di partecipare al Torneo di Viareggio, al via in questi giorni: "Il Bari ha anche vinto questo prestigioso torneo - spiega il dott. Sperduti - ma da qualche hanno si e’ deciso di non partecipare per ovvi motivi economici. Non condivido questa politica. Bisognerebbe dare la possibilita’ ai nostri ragazzi di fare un'esperienza del genere, un'esperienza incredibile. Io parto nei prossimi giorni, mi consolero’ andando a seguire il centravanti del Livorno Primavera, Cianci (barese doc con un passato nelle giovanili del galletto, nonchè cugino di Nicola Bellomo ndr) e qualche altro ragazzo barese, ed ex giocatore delle giovanili biancorosse, che stanno avendo la fortuna di giocare questo torneo. Come? Ovviamente vestendo la maglia di altre società".
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