E' andato in scena ieri sera nella splendida cornice dell'Hotel Boscolo di Bari, la decima edizione della Notte degli Oscar-Premio Ussi 2013.

Tanti i protagonisti premiati all'evento, anche quest'anno confermatosi appuntamento d'eccellenza nel panorama giornalistico pugliese e non. Era presente, tra gli altri, anche il direttore generale della Figc, Antonello Valentini. Tra i premiati anche l'ex calciatore del Bari Nicola Bellomo (ora al Torino). Intensa l'assegnazione della Targa Ussi Movie al film “19 e 72" dedicato alla parabola umana e sportiva dell'atleta Pietro Mennea

Ha vinto invece l'ambita targa Under 35 intitolata a 'Gianluca Guido', il direttore di TuttoBari.com, Andrea Dipalo. Sulla targa, la motivazione riportata è 'cronista emergente, competente e puntuale'. Ecco le sue dichiarazioni.

Premio Ussi 2013, un riconoscimento prestigioso che arriva all'età di 33 anni. Prima di te illustri colleghi hanno ricevuto questa soddisfazione. Quali sono ora le tue emozioni? "Tante, e tutte positive. Non potrebbe essere altrimenti. Mi appaga, perchè significa che, nonostante le difficoltà, ho lavorato bene. Quando, qualche anno fa, ho intrapreso la strada del giornalismo sportivo, non mi sono posto nessun obiettivo. Ho lavorato, mantenendo fede sempre ai miei principi e alle mie convinzioni, sportive e non, e l'ho fatto sempre con umiltà e nel rispetto di tutti. Ecco, credo sia stata questa la ricetta giusta, che mi ha permesso di crescere e di realizzare, forse, qualcosa di buono. Il premio Ussi, quindi, mi onora tantissimo".

Un progetto all'insegna dell'innovazione quello di TuttoBari, decisamente singolare nel suo genere. Quando e com'è nata l'idea? "TuttoBari è nato nel luglio del 2009. L'idea, sin da subito, è stata quella di creare un canale di informazione diverso, alternativo, sul Bari Calcio, che proprio in quei giorni si preparava al suo ritorno in serie A. L'idea è stata quella di creare un contenitore ricco, che non si limitasse a riportare notizie ma che fosse in grado di approfondire e analizzare la materia in tutte le sue sfaccettature. Posso dire di aver rispettato la missione, e di aver un po sconvolto il modo di fare informazione sul Bari in generale. Abbiamo sviluppato numeri incredibili, sia di pubblicazioni che di seguito. E andiamo avanti, senza sosta".

Dal luglio 2009 ad oggi tante le vicissitudini legate alla squadra. Dalla prima entusiasmante stagione con Ventura alla retrocessione in B, passando per la pagina calcioscommesse. Quanto hanno inciso questi eventi nel tuo modo di fare giornalismo? "Può sembrare strano, ma proprio quella legata al calcioscommesse mi è servita tantissimo, perchè mi ha costretto a guardare, a capire ed a analizzare aspetti legati al calcio ma che con il calcio non dovrebbero centrare nulla. Un pagina triste, che ho dovuto vivere da vicino e che continua a dare, ancora oggi, tanti dispiaceri ai tifosi del Bari. Per il resto, credo di aver sempre tenuto lo stesso atteggiamento, a prescindere dalle situazioni. Ho cercato sempre, sia nel bene che nel male, di fare bene il mio lavoro, senza farmi condizionare da tutte le negatività del club barese con cui, da giornalista, ho purtroppo sempre convissuto".

Accennavamo ai tecnici. Ventura, Mutti, Torrente, Alberti. Cosa ci puoi dire su di loro? "Tanto, ma cercherò di essere sintetico. Ventura è stato il primo tecnico di TuttoBari, nel senso che con lui siamo partiti, al suo primo anno in A. A lui sono legati tanti ottimi ricordi. Un signore educato, distinto, oltre che un ottimo allenatore. Mutti è stato in sella per poco, facendosi apprezzare per serietà e onestà intellettuale. Al suo arrivo disse subito che la situazione era drammatica, senza prendere in giro nessuno. Torrente è, invece, l'allenatore a cui mi sento umanamente più vicino, più affezionato. Ha fatto bene, forse più che bene vista la situazione con cui ha dovuto fare i conti nel suo biennio. Il lavoro svolto in Puglia è stato ottimale, peccato averlo perso. Su Alberti, che dire. In queste ultime settimane si sono già sprecati tanti giudizi negativi. Il Bari non va, e uno dei colpevoli sembra essere lui. Mi ha lasciato spesso perplesso con le sue scelte, e credo che stia perdendo di mano la situazione, in generale. La squadra in campo non mette in scena nessun copione. Colpa solo degli attori? Difficile".

E fra i calciatori? Quale biancorosso hai raccontato con maggiore entusiasmo... "Non saprei. Credo tutti, nel senso che, a prescindere dai nomi o dalla categoria, qualsiasi giocatore che ha in questi anni dimostrato valore, attaccamento e serietà, ha suscitato entusiasmo, ispirando articoli e approfondimenti. Un nome su tutti? Dico Almiron, un vero leader. Un giocatore fondamentale, il più forte visto a Bari (seppur per poco) nell'ultimo decennio. Parere mio, ovviamente".

Tornado al Premio Ussi, ci sono ringraziamenti o dediche che vorresti fare? "Lo dedico a tutti, e ringrazio l'Ussi, nel presidente Antonio Guido, per la grande considerazione, che voglio condividere con tutte le persone che mi sono state vicine. E per fortuna sono state tante, soprattutto durante l'avventura, ancora in corso, di TuttoBari, portale con cui mi sono fatto largo ma che, senza l'immenso lavoro dei miei collaboratori, della redazione, non sarebbe neppure esistito. Un grazie particolare va a loro".

Sezione: Premio Ussi / Data: Mar 17 dicembre 2013 alle 16:30
Autore: Davide Giangaspero / Twitter: @giangadvd
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