Con il pareggio in quel di Copertino la situazione in casa Andria torna ad essere poco rosea. Infatti la squadra di Ragno dopo le due ottime prove sfornate contro la Virtus Francavilla prima e l’Atletico Mola dopo, che avevano portato una ventata di aria fresca in casa azzurra, nella città salentina hanno toppato di nuovo. Ma qual è il principale motivo di tutto ciò? Analizzando i due match precedenti si denota come la Fidelis sia scesa in campo con una grinta ed una determinazione tale da riuscire a conquistare un pareggio prezioso, fuori casa e in dieci uomini, contro una delle pretendenti alla promozione e una netta vittoria, tra le mura amiche, contro una delle squadre fino a quel momento più in forma del campionato. Queste due caratteristiche, fondamentali per vincere il torneo di Eccellenza, sono mancate nella gara di Copertino e in tutte le altre gare precedentemente giocate sia con Nicola Ragno in panchina, che con Onofrio Fino. A questo punto viene spontanea un’altra domanda: Moscelli e compagni nelle gare con le piccole squadre perché non riescono a scendere in campo con la giusta mentalità? La risposta, esaminando tutte le partite, è scontata poiché sembra che la squadra composta dal diesse Vincenzo De Santis non ha gli stimoli giusti quando affronta le ‘piccole’ e questo è un problema che bisognerà risolvere a tutti i costi se si vuol raggiungere subito l’obiettivo prefissato, poiché ormai lo si è capito: non basta il bel gioco per vincere la ‘Premier League’ pugliese. 

Sezione: Speciale Andria-Barletta / Data: Mar 12 novembre 2013 alle 17:30
Autore: Nicola Massaro
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