Quasi trenta giorni di pausa e sentirli tutti. Imballato e con le lampadine spente, il Bari è oggi uscito sconfitto dal "San Nicola": di Zaza dell'Ascoli il colpo mortale che ha stesso i biancorossi, incapaci poi di reagire come Dio comanda una volta passati in svantaggio. A dirla tutta, in verità, di occasioni per andare in rete i padroni di casa oggi ne hanno avute, e pure parecchie:  tuttavia la sensazione è che mancasse la brillantezza giusta per illuminare le folate che a sprazzi hanno messo in apprensione la compagine marchigiana.

Cosa è mancato dunque al Bari visto contro i bianconeri? Siamo un po' sempre alle solite e qua il rischio è di dirci ogni volta cose già dette. Anche oggi, as usual, gli uomini di Torrente han fatto la partita, peccato che gli attaccanti abbian sprecato troppo e i difensori concesso anche di più. Così non  va. Questione di equlibri tra i reparti, più che di carenze dei singoli. Ieri il mister in conferenza stampa ha detto di non escludere di giocare in futuro con un modulo a quattro punte, ma, insomma, se con il tandem Caputo-Tallo si balla così non immaginiamo cosa potrebbe succedere con ancora più uomini davanti. Tra l'altro nel pomeriggio, per riacciuffare la gara, il mister ha messo in campo contemporaneamente Caputo, Fedato, Iunco e Galano: mossa logica, ma che non ha sortito gli effetti sperati. Riprova, sarai più fortunato: magari quando in altre zone del campo i nodi saranno sciolti. 

Per esempio: la fascia sinistra (ahi, qué dolor). Volevamo vedere a tutti i costi Aprile e lo si è visto. Cioè: non lo si è visto. Sempre ai margini del gioco, cercato quasi mai dai compagni: alla prossima. Al contrario sulla destra Defendi ha dimostrato che se messo nella posizione giusta (a destra, cioè) è in grado di fare cose egregie. Ciò che però più preoccupa è la coppia dei centrali di centrocampo: De Falco e Romizi assieme non funzionano, un po' come certe coppie in cui i partner si assomigliano così tanto che finiscono per annoiarsi. Oggi ha pagato dazio il secondo, tolto dopo appena 45 minuti: ma non è che il primo abbia fatto faville. In sintesi: com'è mancato Sciaudone.

Insomma, per Torrente c'è da lavorare. Angelozzi ne ha appagato i desideri, comprandogli il terzino sinistro e l'attaccante di peso che voleva. Ecco, a proposito di Tallo: buona la prima. Deve crescere, e ci mancherebbe altro, ma la materia prima è di ottima qualita. Non è poco. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 26 gennaio 2013 alle 18:15
Autore: Diego Fiore / Twitter: @DiegoFiore1
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