Bari, here comes the sun. Come stride il contrasto tra le parole grevi pronunciate ieri da Garzelli e Antonio Matarrese e la leggerezza dei galletti visti oggi in campo. C'è, tra le due cose, una sconfinata voragine, che poi è quella che separa i sogni dalla realtà. O, per dirla con Gramsci, il pessimismo della ragione dall'ottimismo della volontà. Più che galletti, coleotteri, insetti che volano pur non avendo ali adatti al volo.

La società è alla canna del gas, i calciatori invece hanno ancora tanta benzina e un motore che gira. Vincere così, tra mille casini, è certo più bello che farlo col vento che soffia dalla parte giusta. In direzione ostianata e contraria, il Bari oggi ha fatto una prestazione da applausi. Applausi per tutti, per esempio a Caputo, che lì davanti ha sbagliato poco e dal dischetto nulla. Ma anche per Romizi, in vena di tiri da lontano, per Bellomo, con l'ispirazione dei giorni migliori, o per Lamanna, ancora una volta decisivo. Viva Lamanna, se ci consentite il gioco di parole.

Questi appena citati sono i soliti eroi, quelli che hanno abituato bene i propri tifosi: ma quello che c'è di più bello nella prestazione di oggi dei pugliesi è che son saliti alla ribalta i villains, gli antieroi, abituati a stare in ombra o comunque poco avvezzi alla gloria. Gente come Defendi, per esempio, che, entrato al posto di Galano, ha procurato ai biancorossi il secondo rigore, quello che ha chiuso la partita. E chi ha dato il la all'azione del riccioluto centrocampista bergamasco? Un altro che di acconciature bizzarre se ne intende, quell'Aprile al debutto dopo un'attesa così lunga che a lui dev'essere parsa infinita. Per l'uruguyano pochi minuti ma buoni. Rastaman vibrations che ci son piaciute davvero tanto, e arrivederci a presto.

E quindi, tutto bello oggi in campo. Meraviglioso poi il finale, coi giocatori in cerchio a stringersi forte e a caricarsi per il futuro. Che a loro, giovani e talentuosi, non deve far paura. Il Sol dell'Avvenire oggi splendeva al "San Nicola": speriamo solo che duri e che dall'alto, per questioni di bilancio, non lo sostituiscano con uno di cartapesta.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 25 novembre 2012 alle 16:00
Autore: Diego Fiore
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