Chi si aspettava un match in discesa si è dovuto ricredere presto. Il Bari oggi ha sì vinto ma ha dovuto faticare molto più del previsto per avere la meglio di un Grosseto arcigno e ben messo in campo da Menichini. La squadra maremmana si è piazzata in campo con un 4-3-3 che diventava 4-4-2 o 4-5-1 in fase di non possesso, chiudendo ermeticamente la propria area di rigore e affidandosi a qualche sporadica ripartenza per cercare di far male ai biancorossi.
Torrente è tornato alle tre punte ma la squadra ha lasciato intravedere un leggero calo fisico, comprensibile dopo la partenza a mille di questo campionato, e non è riuscita ad essere pericolosa ed imprevedibile in avanti. Nel primo tempo purtroppo si è vista in campo una squadra contratta, che comunque ha sempre cercato il gol attraverso il gioco ma con poca lucidità e pericolosità in fase realizzativa. Nel secondo tempo le cose sono leggermente cambiate, complice anche l'espulsione nel finale di primo tempo del grossetano Padella per doppia ammonizione, con un Bari che è sembrato sicuramente più volenteroso rispetto alla prima frazione di gioco ma che non è riuscito a creare grosse occasioni da gol nonostante una pressione continua sugli avversari. Intelligente la mossa di Torrente che ha inserito Visconti al posto di Sciaudone, passando ad un 4-2-4 sicuramente più adatto per cercare di aprire le maglie della difesa avversaria e arrivare più facilmente al tiro. Parlare del rigore fallito da Caputo è superfluo perchè gli errori ci possono sempre stare (tuttavia se la partita fosse finita 0-0 molti non sarebbero stati d'accordo con questa riflessione) ma è importante sottolineare come questi ragazzi abbiano cercato la vittoria fino all'ultimo secondo di gara nonostante la stanchezza aumentasse e la lucidità non accompagnava più le giocate di Bellomo e compagni. Il gol di Fedato ha letteralmente sprigionato l'urlo di un San Nicola che iniziava a storcere il naso ed è stata una liberazione anche per la squadra che finalmente è tornata ad assaporare il gusto dei tre punti. Questa è stata la vittoria della rabbia dei biancorossi che, infatti, volevano interrompere a tutti i costi la serie negativa delle ultime gare: il Bari non vinceva esattamente da un mese (il 25 novembre l'ultima vittoria casalinga per 2-0 sul Modena) ed aveva incamerato solo due punti nelle ultime quattro gare.
Una boccata d'ossigeno di fondamentale importanza per tenere invariato il distacco dalla zona playout ma anche per il morale dei biancorossi che sono ora attesi dalla difficile trasferta di domenica a CIttadella contro una squadra che ha rimediato quattro gol ad Ascoli e sarà ansiosa di tornare a fare risultato tra le mure amiche. Sarebbe importante non tornare a mani vuote dal Veneto in vista di una sosta di 25 giorni, decisiva a questo punto della stagione per ricaricare le batterie e tornare a giocare con la stessa intensità mostrata nelle prime giornate di campionato.
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