"Il Bari non vive momenti felici, e se non arriveranno sostegni finanziari dall'esterno a gennaio potremmo essere costretti a cedere qualche nostro giocatore". Queste, in sintesi, le dichiarazioni che Claudio Garzelli ha rilasciato sabato scorso negli studi di A Tutto Campo - 7gold.  A queste, poi, si sono susseguite quelle di Antonio Matarrese, che non hanno fatto altro che confermare lo stato d'allerta, nonchè le difficoltà economiche del club che rappresenta, ma che non gestisce più direttamente, così come la sua famiglia, da tempo.

Apriti cielo! Dopo queste due dichiarazioni, e nonostante il diesse Angelozzi abbia cercato di fare, successivamente, quasi da parafulmine sulla vicenda, si sono scatenate polemiche e contestazioni (quest'ultime durante il match di domenica in casa contro il Modena, ndr) da parte dei tifosi biancorossi, incredibilmente spiazzati e visibilmente scossi dalle parole dei massimi esponenti del galletto. Si, incredibilmente, come se non fossero note da tempo le difficoltà e gli imbarazzi finanziari di un club che, seppur in sensibile ripresa, ristagna nei soliti problemi, nei soliti debiti e nelle solite scadenze come quella prossima di dicembre, mese in cui il Bari dovrà sborsare una cifra vicina ai 2 milioni di euro tra stipendi e pendenze varie.

Adesso, inutile puntare il dito nei confronti del diggì Garzelli e del diesse Angelozzi, probabilmente gli unici incolpevoli della disgraziata situazione in cui versa oggi il sodalizio biancorosso. Ed è alquanto ingeneroso criticare e, addirittura, insultare i due dirigenti, da più di un anno lasciati in balia delle onde dalla proprietà. E non si commetta il grave errore di non riconoscere quelli che sono i meriti dell'attuale dirigenza, capace in questi mesi di gestire al meglio un patrimonio allo sfascio, facendo di tutto e di più per mantenere a galla un complesso che, senza il loro evidentissimo lavoro, oggi sarebbe già sull'orlo del fallimento.

Se a gennaio la società sarà costretta a cedere qualcuno (cosa che, per una serie di motivi, non è neppure così facile da fare), la colpa, e i colpevoli, non saranno di certo Garzelli e Angelozzi, a cui, lo ripetiamo, vanno fatti solo i complimenti per come, nonostante le zero risorse messe a loro disposzione dalla proprietà Matarrese, hanno garantito la sopravvivenza ad una società allo sbando.

L'invito è quello di lasciarli in pace, e sostenere il loro operato. Sfidiamo chiunque a fare meglio di loro a certe condizioni. E l'invito è rivolto anche a colleghi e testate giornalistiche, che continuano ad interrogare i due dirigenti su temi e con quesiti che, in teoria, andrebbero sattoposti ad altri, e sappiamo a chi. 

Morale. Ognuno è libero di vedere il Mondo come vuole, ma smettiamola di addossare colpe sulle spalle di gente che, al massimo, andrebbe ringraziata per lo sforzo, enorme, che tutti i giorni consuma per tenere in piedi la baracca, che minaccia di cadere.

Sezione: Editoriale / Data: Mer 28 novembre 2012 alle 12:30
Autore: Andrea Dipalo
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