Nascere a Bari, indossare la maglia biancorossa appena maggiorenne, e ritirarsi dal calcio giocato soli quattro anni dopo. Questo, in breve, il percorso dell’ex attaccante biancorosso Gianmarco Baldassarre, oggi trentunenne, protagonista della stagione 2006/2007, in B, conclusasi con una faticosa salvezza.

Il ragazzo si racconta, in esclusiva, ai nostri microfoni: “La mia prima partita al San Nicola si giocò in una situazione particolare. La curva era in contestazione ed io avevo compiuto 18 anni da poco. Fino alla settimana prima, mi allenavo con la Primavera. Venni aggregato alla prima squadra il martedì, e giocai il sabato. Era appena arrivato Materazzi in panchina, al posto di Maran. Mancavano Ganci e Santoruvo, infortunati. Ed andai in campo, negli ultimi venti minuti contro l’Arezzo, in una partita terminata 1-1. In coppia con me, il mio compagno della “cantera” Strambelli. Che emozione esordire con la maglia della squadra per cui ho sempre tifato, nello stadio di casa. Rischiai anche di segnare, al 90’. Quell’anno entrai in corsa in un’altra gara casalinga, contro il Cesena.”

Poi, iniziò il consueto girovagare di ogni giovane calciatore: “L’anno dopo finii in prestito alla Pistoiese, ma avevo un carattere particolare, e litigai con un po’ di persone. Quindi, mi prese il Noicattaro, su input di Perinetti, per alternarmi con un certo Ciccio Caputo. Mentre viaggiavo verso la mia nuova destinazione, ebbi un terribile incidente stradale. Rischiai grosso, mi ruppi un ginocchio e, negli anni successivi, sono stato tormentato dalla pubalgia. Mi sono ritirato a 22 anni, dopo sei mesi al Brindisi. Potevo fare una carriera diversa, ma lo stesso discorso vale per miei vecchi compagni come Strambelli e Piccinni, ancora relegati nelle serie minori. Nello sport ci vogliono talento, fortuna e le conoscenze giuste.”

Ma il ragazzo non si è allontanato dal rettangolo verde: “Ho preso il patentino da allenatore, ed attualmente mi occupo di pulcini ed esordienti in una scuola calcio di Bari.”

La passione per i colori della sua città non l’ha mai abbandonato: “Continuo a seguire le vicende del club, da semplice tifoso, e dico che non possiamo mollare, in campionato. Bari non è piazza da C.”

Sezione: Amarcord / Data: Mar 18 febbraio 2020 alle 12:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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