Quattro reti in tre partite non potevano passare inosservate. Leo Abreu Santos inizia a far parlare di sè fuori dai ristretti confini della Primavera, e il Bari si coccola il suo nuovo gioiello lusitano. Prima di approdare in Puglia, Abreu, classe 1999, muove i suoi primi passi da calciatore nel Porto, segno già di per sé importante considerato il blasone di uno dei migliori vivai d'Europa. Poi passa al Maritimo, club dell'isola di Madeira, quella di Cristiano Ronaldo, per intenderci.

Al termine di qualche settimana di rodaggio, Abreu marchia il suo esordio con una doppietta al Carpi che vale tre punti, e si ripete due settimane dopo con la doppietta che tiene in vita il Bari contro la capolista Torino.

Urbano, allenatore di poche parole, è rimasto subito folgorato da questo attaccante rapidissimo nei movimenti e con la palla fra i piedi, capace di farsi trovare al punto giusto nel momento giusto in area di rigore, e abile anche ad usare il colpo di testa, nonostante non spicchi certo per altezza. Colantuono lo osserva, e una chiamata in prima squadra pare questione di settimane.

In attesa di tastare con mano il centrocamposta Leo Andrade, arrivato dal Maritimo insieme ad Abreu, ma non ancora utilizzabile a causa del transfert internazionale, atteso a giorni, il Bari inizia a scoprire il fascino del futèbol della Lusitania, terra d'Europa dove il pallone corre spinto dal vento dell'Atlantico.

Sezione: Focus / Data: Mer 14 dicembre 2016 alle 19:00
Autore: Francesco Grossi
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