Da Messina tante risposte positive. Il Bari al San Filippo ha giocato una gara matura e totale, a dispetto della prima giornata e dell'incertezza che accompagna storicamente ogni prima gara di stagione. Invece la banda di Cornacchini ha suonato bene e per larghi tratti del match la sua musica, mettendo in campo tutta la qualità dei propri uomini migliori.

CHI SALE - Praticamente tutti. In ogni reparto le risposte sono state positive. Come non puntare l'attenzione sulla verve dell'attacco che ha mandato in rete tre dei suoi principali interpreti? Floriano e Simeri nel primo tempo, Pozzebon nella ripresa, hanno timbrato il tabellino e sbloccato fin da subito i loro score, che promettono ora scintille. Bene ha fatto anche chi a loro ha appoggiato palloni, Neglia prima e Bollino poi, rifinitori peperini e di grande vivacità. A centrocampo ha destato ottime sensazioni la prova del più giovane dell'undici, Langella. Preferito a sorpresa a Piovanello ha disputato una gara più che diligente, come quella di Bolzoni e Hamlili (quest'ultimo già protagonista sui piazzati, e riferimento numero uno sul tema). Nannini, in campo per una cinquantina di minuti, è entrato benissimo in gara.

CHI SCENDE - Nessuno. Nel magico pomeriggio siciliano, il solo D'Ignazio è sembrato irruento tanto da meritare il cambio già prima del ritorno all'intervallo negli spogliatoi: errori di gioventù, che il calciatore di proprietà del Napoli imparerà a non ripetere. Piuttosto, qualche considerazione può giungere dalle gerarchie attuali e di chi non ha giocato o ha dovuto masticare la panchina: i vari Piovanello, Mutti e Rozzi (tutti 2000) potrebbero restare ancora per un po' all'ombra di Langella, così come per Feola sarà difficile scalzare uno dei due posti senior del reparto di centrocampo.

Sezione: Focus / Data: Lun 17 settembre 2018 alle 13:00
Autore: Davide Giangaspero
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