Nel magico mondo di Auteri, fra novità tattiche ed un calcio innovativo

Sono trascorse ormai diverse settimane da quando Gaetano Auteri si è seduto sulla panchina del Bari ed ha iniziato la sua avventura da allenatore biancorosso. Un'esperienza ed una scelta interessante, quella di puntare sul tecnico proveniente dal Catanzaro, che ha segnato una discontinuità con quanto professato dalla squadra nella scorsa stagione. Innanzitutto dal punto di vista del mercato, che ha visto la società puntare su nomi meno roboanti ma più funzionali, con una scelta che si sta dimostrando vincente visto il buon impatto dei nuovi arrivi. 

Ma le novità non si limitano certamente a questa, che pure è stata la più evidente durante tutta la sessione di mercato. Il Bari di Gaetano Auteri, infatti, è una squadra che gioca un calcio verticale che si mostra particolarmente innovativo, inserendosi in quel filone che pian piano si sta imponendo ad alti livelli andando a soppiantare quel dogma legato al possesso palla di stampo guardiolano tanto in voga nell'ultimo decennio.

La formazione biancorossa cerca sempre meno il fraseggio: quando nell'ultima gara ha recuperato palla, infatti, ha quasi immediatamente cercato la profondità lanciando le frecce presenti sulle fasce laterali. In questo gioco verticale un ruolo cruciale l'ha anche Mirco Antenucci, sempre meno mero terminale offensivo ma sponda che arretra a centrocampo per aprire gli spazi ai compagni che partono più larghi.

Ed in questo sistema tattico un ruolo nuovo lo interpreta anche la mediana, divenuta elemento cruciale soprattutto in fase di rottura: i centrocampisti si son messi in mostra soprattutto per il modo in cui hanno provato a recuperare i palloni per lanciare gli attaccanti. Particolarmente interessante sarà guardare come evolverà il progetto tecnico biancorosso nelle prossime settimane, in cui il peso degli avversari che fronteggeranno Antenucci e compagni aumenterà: il Bari ha trovato le prime risposte, ora va a caccia di conferme. La strada per la B è in salita, la speranza è quella di avere già montato gli scarponi più adatti, utili ad affrontare il percorso con maggiore sicurezza.