Il mercato di gennaio è sempre stato un periodo di contrattazioni volto a migliorare gli organici delle squadre in vista del rush finale della stagione. Il Bari, però, spesso e volentieri in questa finestra invernale di trasferimenti si è privato di nomi giudicati importanti dalla tifoseria, poi esplosi altrove. La partenza recentissima di Simone Simeri, approdato ad Ascoli insieme a D’Orazio, ha richiamato alla mente di molti appassionati quanto successe nel gennaio del 2007, quando i biancorossi cedettero in un sol colpo di gente del calibro di Alessandro Gazzi e Daniele Vantaggiato. Calciatori che, ancora oggi, fanno la differenza in Lega Pro dopo aver calcato i campi di categorie ben superiori.

In tempi più recenti, nel 2011, nella medesima fase di mercato si separò dal Bari, per poi farvi ritorno negli anni successivi, Francesco Caputo, oggi arrivato alla maglia della nazionale grazie al rendimento con il suo Sassuolo. L’anno seguente, la stessa sorte toccò a Massimo Donati e Rivas, che rappresentano un pezzo della storia recente dei galletti.

Nel 2015, salutò la Puglia nel primo mese dell’anno anche Daniele Sciaudone, qualche mese prima tra i protagonisti indiscussi della meravigliosa stagione fallimentare. Nel 2016, a salutare, tentato dalla possibilità di giocare in A, con il Carpi, fu Stefano Sabelli. E dodici mesi dopo fu la volta di Gaetano Castrovilli, oggi perno del centrocampo della Fiorentina. In quella stessa sessione, firmò per il Parma l’attuale capitano del Bari Di Cesare.

Passando alla gestione De Laurentiis, un anno fa fecero discutere le cessioni di Floriano e Neglia, che forse avrebbero potuto dare il loro contributo nella fallita scalata alla B, fermata dalla Reggiana in finale playoff. La speranza della società è quella di raggiungere, alla fine di quest’annata, l’approdo in cadetteria. Altrimenti, le stesse considerazioni potrebbero essere fatte anche a proposito di Simeri e D’Orazio.

Sezione: Focus / Data: Sab 23 gennaio 2021 alle 14:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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