Italia, Bonucci sugli scudi: dal tandem con Ranocchia al muro dell'Europeo

Erano anni che nelle strade d'Italia non si viveva un’atmosfera lontanamente simile alle storiche notti magiche. In questi giorni lo Stivale è sempre più unito: dopo la vittoria col Belgio per 2-1, il sogno azzurro continuerà in quel di Londra. I meriti di questo percorso vanno ad ogni componente della nazionale, ma in mezzo al mare azzurro che sta portando l’Italia ai vertici dell’Europa c’è anche una sfumatura biancorossa, rappresentata dalle prestazioni di Leonardo Bonucci.

Il vicecapitano della squadra allenata da Roberto Mancini è stato tra i protagonisti del cammino azzurro fin qui. In particolare, nell’ultima gara contro i diavoli rossi, Bonucci ha sorretto il muro difensivo italiano insieme al suo collega di reparto Giorgio Chiellini, con cui hanno arginato la stella belga Romelu Lukaku.

Sono anni che il centrale viterbese indossa i colori azzurri, con cui non ha solo vissuto momenti gioiosi come questo, ma anche cocenti delusioni, ad esempio nella storica sconfitta contro la Svezia negli spareggi di qualificazione al mondiale del 2018.

Il primo approdo di Bonucci a Coverciano da giocatore professionista avvenne durante la sua esperienza al Bari. L’allievo di Giampiero Ventura indossava i colori biancorossi il giorno della sua prima chiamata in azzurro, convincendo l’allora CT Marcello Lippi grazie alle prestazioni sorprendenti in coppia con Andrea Ranocchia nel tandem difensivo che ogni domenica emozionava il San Nicola. All’epoca i due erano poco più che ventenni, ma già si intuiva il potenziale di entrambi, destinati ad arrivare tra le squadre ai vertici del calcio italiano.

Et factum est ita; così è stato. Tuttavia, mentre la carriera di Ranocchia ha avuto momenti altalenanti che non lo hanno collocato tra i protagonisti dell’Inter, Bonucci è rimasto per tutti questi anni un pilastro della Juventus e soprattutto dell’Italia.

Adesso però arriva il momento più importante. Come accaduto nella stagione in riva all’Adriatico, la colonna difensiva azzurra dovrà continuare a sorreggere il suo tempio, per proseguire il sogno italiano e portare l’intero Paese nell’Olimpo del calcio europeo.