L’ex attaccante biancorosso Lorenzo Scarafoni, intervistato dal quotidianodibari.it, ha parlato della sua esperienza a Bari. Nonostante la vittoria della Mitropa Cup con i galletti, non è mancata qualche autocritica: “Sono sempre stato schietto e continuerò a farlo, ed anche molto critico con me stesso, una qualità reputo che mi ha fatto spingere ad ottenere discreti risultati nell’arco della carriera. A Bari sicuramente avrei potuto fare meglio per le mie qualità e caratteristiche. Ringrazio, tuttavia, soprattutto il compianto ds Franco Janich poiché mi volle fortemente a Bari e quando chiesi la cessione a novembre del ’91, sino all’ultimo minuto tentò di convincermi, ma non rientravo più nei progetti tecnici ed era arrivato anche Florin Raducioiu e lo spazio si era assottigliato ed io volevo più spazio. Nella prima stagione, quella della conquista della promozione realizzai cinque gol più uno in Coppa Italia. Ma ebbi la sfiga di infortunarmi al menisco, e quell’infortunio ha condizionato le mie stagioni in biancorosso, oltre a situazioni puramente tecniche. Dal punto di vista dei ricordi, sono rimasto molto legato a Bari e alla sua città”.

Sull’intricata situazione attuale, Scarafoni ha ipotizzato: “Penso che esista una grande confusione e che non ci siano i presupposti per continuare, ed a dirlo sono i massimi esperti. Nello specifico della Lega Pro sorteggio a caso, non lo trovo giusto. Ritengo invece società come il Bari, per bacino di utenza, storia e risultati realizzati sul campo, meriterebbero la promozione diretta. Ci sono molte società che il prossimo anno non si iscriveranno, pertanto i vertici devono favorire il Bari o comunque le società sane, non vedo altre alternative fattibili”.

Sezione: Gli ex / Data: Gio 30 aprile 2020 alle 20:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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