Dichiarazioni di Giuseppe Papadopulo sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. L'esperto tecnico, presente (da avversario) in Acireale-Bari del '94 che segnò la promozione in A dei biancorossi, spiega: "Impossibile dimenticarla. Ospitammo il Bari, penultima di campionato. I biancorossi praticamente erano già in Serie A, a noi serviva solo una vittoria per sperare nella salvezza. Pescammo il jolly proprio sul finire, con una botta di Logiudice dalla distanza. L'abbraccio col medico sociale del Bari? Ero stato tre anni a Bari da calciatore, avevo legato con tutto l’ambiente biancorosso. Alla fine di quella partita, il Bari era in Serie A mentre il mio Acireale avrebbe giocato lo spareggio salvezza. Ci abbracciammo tutti, vincitori e vinti, in buona fede. Ma qualcuno malignò".

Sui suoi legami col Bari, ricorda: "Il direttore Regalia, dopo avermi avuto nella Salernitana, mi ingaggiò a Bari proprio in quella che sarebbe stata l’ultima stagione del presidente De Palo (scomparso nel ‘77, ndr). Ho ricevuto tanto sul piano umano. Mi spiace solo che le nostre strade non si siano più incrociate, anche se qualche volta sono stato a pochi passi dalla panchina biancorossa. Acireale-Bari in D? Doloroso, specie per il Bari. Per la città, per la sua storia calcistica. Mi auguro che, toccato il fondo, il club biancorosso risalga presto. Ora ha una società forte e i soliti calorosi tifosi. Anche ai miei tempi erano in 20.000 al Della Vittoria".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 31 ottobre 2018 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoBari
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