"Quando ho visto il calendario mi è venuto un colpo". Vincenzo Torrente è stato l'allenatore della Sicula Leonzio nella passata stagione. Il Bari inizierà il suo campionato proprio dall'ex squadra del tecnico: "Se non si fossero infortunati tutti gli attaccanti, a cominciare dall’ex Bari Bollino, probabilmente ce l’avremmo fatta. Ma quella in Sicilia è stata una bella esperienza, la mia prima nel girone meridionale di serie C", racconta oggi a Repubblica.

Sul Bari... "Non si stanno facendo mancare nulla. Quella del Bari è una campagna acquisti straordinaria, non solo perché completa e di grande qualità, ma anche perché gran parte del mercato è stata fatta consentendo a Cornacchini di lavorare a Bedollo con quasi tutti gli effettivi. Questo è un grande vantaggio. Sono due squadre in una, perché oltre a titolari di grandissimo livello, ci sono alternative che farebbero la fortuna di tante squadre di C. Il colpo? Ovviamente Antenucci, perché un attaccante così potrebbe giocare ancora in A. Evidentemente è stato attratto dal progetto e dalla prospettiva di godersi a 35 anni un’altra bella fase della sua carriera. Ma i giocatori bravi sono tanti. A me lo scorso anno ha colpito molto D’Ursi, che ho affrontato quando era al Catanzaro: nell’uno contro uno supera puntualmente l’uomo. Complimenti al Bari che ha avuto l’occhio lungo".

Torrente torna sulla Sicula Leonzio: "È la tipica squadra di categoria. Il campo però è un tappeto verde perfetto. Il presidente, una persona molto giovane, tiene parecchio alle strutture. Hanno alle spalle una società solida".

Sezione: Gli ex / Data: Sab 27 luglio 2019 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoBari
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