Il Bari a Carpi incassa la quinta sconfitta consecutiva lontano da casa. Il 2-0 con cui i ragazzi di mister Castori hanno messo a nudo le crepe e le smagliature dei pugliesi, partorirà di certo parecchio malumore. Tra i tifosi e in società, anche se le responsabilità non sono sembrate solo di mister Colantuono, reo di certo ma forse non carnefice quanto i suoi giocatori, incapaci di dare risposte concrete dopo settimane difficili.

Micai 6: La palombella disegnata da Tonucci è imparabile e nulla può sul gol di Mbakogu. Per il resto, si limita ad osservare i compagni soccombere.

Sabelli 5.5: Ci mette spesso la pezza sulle ripartenze del Carpi, soprattutto nel primo tempo. Generoso nella corsa, si perde Lasagna in occasione del secondo gol. 

Tonucci 4: Sfortunato e maldestro in occasione dell'autogol, mostra limiti di tenuta ogni qualvolta gli attaccanti di casa si avvicinano minacciosi. 

Moras 5.5: Ci mette esperienza, ma non basta. 

Daprelà 5: Sbaglia troppo, soprattutto in fase di palleggio.

Basha 5: Più incontrista che tessitore, non riesce mai a dare ordine e logica alla manovra. 

dal 82' Greco sv: Vederlo in piedi, in campo, è di per se una buona novella.

Macek 4.5: Abulico e sottotono, lascia il campo ad inizio ripresa. 

dal 50' Furlan 5: Entra per dar man forte alla spinta biancorossa. Lui ci prova, ma della spinta biancorossa nemmeno l'ombra.

Salzano 5.5: In mediana è quello che lotta con maggior vigore. Ha il merito di non arrendersi correndo sino alla fine del match.

Martinho 5: Schierato a sorpresa, tenta di vivacizzare le sortite offensive di una squadra che male lo supporta. Non graffia, ma non era affatto semplice trascinare la squadra dopo una così lunga inattività. Non giocava da novembre.

dal 70' Parigini sv

Galano 5: Rimasto solo ad inventare, fatica oltremodo a trovare il guizzo giusto. Sparisce gradualmente dal match con il passare dei minuti. 

Maniero 4.5: Assente e impalpabile come in tante altre occasioni. I compagni non lo servono a dovere ma lui non fa nulla per facilitare loro il compito.

Colantuono 5: La squadra non lo segue più. Nonostante le urla, il tecnico romano non è riuscito ad ottenere nessuna reazione da un gruppo sempre più in crisi, di gioco e d'identità. Cambia modulo e schieramento almeno cinque volte durante la partita. Il risultato, però, è stato nullo e la prestazione, ancora una volta, incresciosa. 

Sezione: Il Pagellone / Data: Lun 17 aprile 2017 alle 17:15
Autore: Andrea Dipalo
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