Ancora un'occasione sprecata, ancora due punti gettati alle ortiche nei minuti finali. Stavolta in maniera ancor più clamorosa rispetto a quanto successo nella doppia sfida con la Pro Vercelli o nel match di sette giorni fa con la Salernitana. Il pareggio in extremis del Pescara, in inferiorità numerica per il rosso a Campagnaro, impedisce al Bari di riacciuffare il Parma e avvicinarsi considerevolmente al secondo posto, retto da Palermo e Frosinone. Una partita dai due volti, coi galletti protagonisti di un'ottima prestazione nel primo tempo e di una seconda frazione di gioco da dimenticare. La rete di Pettinari nel secondo minuto di recupero premia la caparbietà di un Pescara che, pur tra mille difficoltà, ci ha creduto fino alla fine. E conferma tutti i limiti, di maturità e capacità di gestione dei momenti chiave, evidenziati nel corso del torneo dall'undici di Fabio Grosso.

Di seguito le pagelle dei biancorossi:

MICAI 6,5 Da uno dei suoi tanti rinvii sbagliati nasce la rete con cui Mancuso accorcia le distanze. Si riscatta alla grande con un doppio intervento su Pettinari e Valzania. Ma nulla può sul tocco sottomisura dello stesso Pettinari;

ANDERSON 6,5 Prima frazione di gioco di alto livello. Nell'azione del 2-0 mette in mostra tutte le sue doti di scattista imprendibile. Cala, come tutti i suoi compagni, nel secondo tempo ma rimane tra i migliori;

GYOMBER 5 Bravo nel gioco aereo, non riesce però a trovare le contromisure quando viene preso in velocità dagli attaccanti avversari;

MARRONE 5 Vedi Gyomber. Concede troppo alle punte del Pescara. Non trasmette mai sicurezza;

BALKOVEC 5,5 Pur non commettendo gravi ingenuità rimane il suo un approccio timido alla partita;

HENDERSON 6,5 Pennella un cross perfetto per la testa di Nené. Garantisce qualità e quantità, almeno fino a quando ha abbastanza benzina in corpo per assicurare le due fasi di gioco;

BASHA 6 Il suo apporto è imprescindibile nel vivo della manovra. La velocità non è nelle sue caratteristiche principali ma non è un caso il fatto che da quando lasci il campo il Bari fatichi ancora di più a gestire la palla;

IOCOLANO 6 Sempre pronto a dare una mano in fase d'attacco. Un po' meno quando si tratta di difendere il risultato;

GALANO 6 Si accende a sprazzi. Non è più decisivo come nel girone d'andata ma quando ne ha l'occasione riesce sempre a creare qualcosa di utile;

NENE' 6,5 Agisce come una vera e propria boa: arpiona e recupera palloni a profusione. E segna il suo quarto gol in campionato con un preciso colpo di testa;

CISSE' 6,5 Svolge lo stesso compito di Nené ma da posizione più defilata e approfittando di una superiore prestanza fisica che gli permette di vincere molti duelli e guadagnare preziosi calci di punizione, tra cui quello che porta all'espulsione di Campagnaro. Unici due nei: fallisce la rete dell'1-3 ed è suo il fallo da cui nasce il gol del 2-2;

BUSELLATO 5,5 Entra per dare una mano a un centrocampo apparso in difficoltà. Non riesce a incidere come dovrebbe;

TELLO 5,5 Altro cambio poco azzeccato. Inserito per tenere palla e sfruttare gli spazi concessi da un avversario proteso in avanti alla ricerca del pareggio, si fa notare solo per una conclusione sparata in curva;

PETRICCIONE 5 Il peggiore dei tre subentrati. In un quarto d'ora si fa notare unicamente per aver rimediato un'inutile ammonizione che gli farà saltare il match col Novara;

GROSSO 5 Nulla da imputargli sullo schieramento iniziale. Il Bari prende in mano le redini del gioco e non le lascia più per tutti i primi quarantacinque minuti. Non convince invece la gestione della partita, e soprattutto dei cambi, nel secondo tempo, quando il Pescara alza il baricentro e crea diverse occasioni pericolose. Continuando di questo passo aumentano i rimpianti per una squadra che, pur non avendo le stesse qualità e le stesse risorse delle prime classificate, poteva essere lì a giocarsela per la promozione diretta.

Sezione: Il Pagellone / Data: Sab 14 aprile 2018 alle 18:00
Autore: Francesco Serrone
vedi letture
Print