400 volte Valerio Di Cesare: nella gara col Potenza il capitano biancorosso raggiungerà quest’importantissimo traguardo legato alle sue presenze in carriera e lo farà da leader carismatico di un Bari che insegue la Serie B.

Per ripercorrere brevemente la carriera del centrale difensivo biancorosso abbiamo ascoltato alcuni tra i suoi ex tecnici e compagni che hanno vissuto Di Cesare in più vesti.

Daniele Faggiano fu il direttore che portò Di Cesare a Parma per metterlo al centro dell’ambizioso progetto ducale: “Ho un ricordo splendido di Valerio, ci sentiamo ogni settimana. Sono felice per queste sue 400 presenze, pensavo le avesse già fatte data la sua età (ride, ndr). Anche Lucarelli e Munari, mio collaboratore, hanno ottimi ricordi di Valerio. È un ragazzo d’oro e fuori dal campo le sue qualità umane emergono ancor di più. Bari? Quando vedo le reti dei biancorossi i calciatori che segnano cercano sempre Valerio: questo testimonia l’importanza della sua presenza nello spogliatoio”.

Alessandro Calori ha allenato il capitano del Bari a Brescia: “Valerio è un difensore moderno, ha buona tecnica e favorisce la costruzione del gioco. Con le sue caratteristiche e con qualche correzione avrebbe potuto fare ancora di più di una carriera che comunque resta ottima. Leadership? È un qualcosa che ti viene riconosciuta dai compagni e Di Cesare ha questa tendenza ad essere un perno nello spogliatoio. È un ragazzo che sposa la causa del gruppo, aiuta i compagni e trasmette positività a tutto l’ambiente”.

Alessandro Budel, opinionista a DAZN, è stato compagno di Di Cesare sia a Brescia che a Torino: “Valerio ha mostrato di essere un ottimo difensore in Serie B e le sue qualità stanno venendo fuori anche a Bari. Tornare in Puglia per lui è stata una dimostrazione d’amore e di affetto per la piazza e credo che si sia posto l’obiettivo di vincere il campionato col Bari per tornare in Serie B da protagonista”.

Ivo Iaconi, tecnico del capitano barese nel finale di stagione 2013/2014, spiega: “Di Cesare è un calciatore importante, un leader nato che in queste categorie emerge ancor di più. Le 400 presenze sono un traguardo importante e gli faccio i complimenti perché le ha fatte a livelli alti: ripensando alla sua carriera, con incastri diversi, avrebbe potuto avere una carriera diversa. Futuro? Per un ragazzo con le sue doti la prosecuzione da allenatore potrebbe essere logica: mi auguro, però, che si ritiri il più tardi possibile prima di dover prendere altre decisioni”.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 07 dicembre 2019 alle 19:00
Autore: Alessio D'Errico
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