In questi giorni l'argomento principe riguardante il Bari, trattato da media e tifosi, è senza ombra di dubbio il probabile passaggio di Mirco Antenucci in biancorosso. L'idea di un giocatore di Serie A che veste la maglia del Bari in C infiamma i tifosi, anche se non sarebbe la prima volta che i galletti riescono ad assicurarsi le prestazioni di un calciatore proveniente da contesti più elevati. 

I più recenti esempi sono quelli di Floriano, Di Cesare e Bolzoni, protagonisti, come potrebbe esserlo Antenucci, di un doppio salto di categoria, ma all'indietro. I tre erano infatti accasati in squadre di Serie B, quali Foggia, Parma, tra l'altro promosso in Serie A quella stagione, e Spezia. Nonostante questo, affascinati dall'ambizioso progetto di De Laurentiis, accettarono di giocare in una squadra militante in Serie D

Guardando indietro, ma senza andare troppo in là con la memoria, si possono trovare colpi interessanti nell'epoca del mitico Bari di Ventura. Nel 2010, un Bari neopromosso in Serie A, su cui non c'erano grandi sicurezze sulle possibilità di salvezza, riuscì a portare a segno colpi di alto livello, quali Sergio Almiron, proveniente dalla Juventus, e Massimo Donati del Celtic. 

Anche il periodo che va tra gli anni 80 e 90, in cui il Bari si guadagnò la fama di "squadra ascensore", è stato florido di operazioni di questo tipo. In quell'intervallo di tempo, infatti, a vestire la maglia dei galletti furono campioni come David Platt e Kenneth Anderson (che si erano messi in mostra con le rispettive nazionali ed erano cercati da vari top club europei), Antonio Di Gennaro, proveniente dallo storico Verona campione d'Italia, Zvonimir Boban, giovane e promettente prospetto venuto in prestito dal Milan, Enrico Cucchi dall'Inter e Angelo Alessio dalla Juventus. Guardando ancora più indietro, nel 1969 vestì il biancorosso anche Cané, che l'anno prima aveva sfiorato la vittoria di uno scudetto con il Napoli. 

Tra l'altro la stessa famiglia De Laurentiis ha dimostrato nel corso degli anni di essere esperta in operazioni di questo tipo. Basti pensare ai vari Gatti, Pià e Iezzo, che arrivarono a Napoli passando dalla A alla C, come dovrebbe fare teoricamente proprio Mirco Antenucci

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 05 luglio 2019 alle 21:00
Autore: Marco Rosario Pacella
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