Intervista a Mirco Antenucci sulle pagine del Corriere dello Sport. L'attaccante, fiore all'occhiello della campagna acquisti estiva biancorossa, parla dell'addio alla Spal e delle ambizioni a Bari: "Qualcuno non ha voluto terminassi la mia carriera a Ferrara. Il Bari? Perché è la società che mi ha voluto di più. Perché è una città dove la mia famiglia può vivere bene, un aspetto che non ho tralasciato nelle richieste che mi sono arrivate. Perché è una piazza che vive di calcio. Perché è un club che si vuole rilanciare. Perché è una sfida per me, per il presidente De Laurentiis e per tutti i ragazzi che ci sono qui. Ci sono tutti gli ingredienti per poter far bene. Sono contento, mi sento di poter dare ancora tanto, spero di riuscirci a Bari perché il nostro lavoro è bello soprattutto quando possiamo e riusciamo a regalare delle emozioni alla gente".

A domanda se sia più facile segnare da attaccante centrale o esterno, Antenucci risponde... "Sempre da attaccante centrale. All’inizio della carriera ho fatto un po’ fatica a giocare nel mio ruolo poi con il passare degli anni ho trovato la giusta collocazione. Ma prima o seconda punta cambia poco. Adesso il calcio è un po’ diverso, ci sono tante situazioni che possono cambiare nel corso di una partita. Mi piace attaccare la profondità, per poi lasciare il segno in tanti modi di piede e di testa, di destro e di sinistro".

Sugli allenatori che più lo hanno segnato... "Pillon e Tesser. Oltre che sul punto di vista calcistico, mi hanno dato molto anche sul piano umano, quello che più rimane. Anche Ventura mi ha lasciato tanto a livello tecnico". Due ex squadre di Antenucci - Ternana e Catania - nel girone del Bari: "Sarà una bella lotta contro due squadre che non fanno mistero di voler tornare in B".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 24 luglio 2019 alle 10:00
Autore: Redazione TuttoBari
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