L'inferno della Seconda Guerra Mondiale, a Bari, è stato drammaticamente vissuto da vicino. La storia del bombardamento, avvenuto il 2 dicembre 1943, al porto del capoluogo pugliese, dov'erano armeggiate le navi dell'esercito americano ed alleato, è forse fin troppo poco nota; rappresenta, infatti, il più grande disastro chimico del conflitto ed il secondo più pesante attacco della storia alla flotta a stelle e strisce. Lo sprigionamento del pericolosissimo gas iprite, nascosto in segreto in una delle navi, ferì una città inconsapevole, che però manifestò sin da subito una grande voglia di riscatto.

Il calcio fu uno dei simboli dello spirito di rinascita che accompagnò la ripartenza dell'Italia, ed anche in Puglia fu uno dei primi strumenti messi in atto per ridare speranza alla popolazione. Il conflitto non era ancora finito quando, nel 1944, la sezione regionale della FIGC decise di rimettere su un torneo calcistico fra squadre locali. Le difficoltà logistiche, soprattutto nel capoluogo, erano numerose, e lo stesso Stadio Della Vittoria, usato come base d'appoggio e deposito per i carri armati dai soldati, era stato pesantemente distrutto dalle bombe. Nonostante tutto, però, si riuscì a dare il via al Torneo Misto Pugliese, nel quale erano rappresentate numerose compagini regionali, fra i quali l'A.S. Bari e l'F.C. Liberty.

Lo storico Gianni Antonucci, nel libro dedicato ai 90 anni della formazione barese, racconta lo svolgimento di quel campionato: le condizioni proibitive videro molte partite giocate nelle piazze e molte squadre furono squalificate per aggressioni violente ai danni degli arbitri; delle tredici squadre al via, fra ritiri ed esclusioni, solo in sette arrivarono alla fine. Fu proprio l'A.S. Bari, allenata da quel Raffaele Costantino che sarà una delle pietre miliari del calcio barese nel dopoguerra, ad assicurarsi il trofeo, risvegliando la passione e la speranza del popolo biancorosso, addormentata negli anni di forzato stop.  Continuando a dar vita ad una storia che, nonostante le mille difficoltà, prosegue fino ai giorni nostri.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 19 febbraio 2019 alle 21:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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