Il Bari nella gara di domani, contro il Portici, avrebbe la possibilità di festeggiare la promozione tra le mura amiche. In caso di vittoria dei galletti, con il contemporaneo mancato successo della Turris, i tifosi biancorossi potrebbero infatti già vivere la gioia promozione. Sia chiaro, niente drammi e pressioni in caso di mancata chiusura della questione: con altre tre partite a disposizione, ci sarebbero ancora tanti punti in palio. Indubbiamente, però, la voglia presente tra i tifosi è quella di chiudere il campionato al San Nicola. Sarebbe un’emozione unica poter ringraziare ogni componente della cavalcata al momento del fischio finale. In trasferta, senza dubbio, si perderebbe un minimo di familiarità, o perlomeno la festa immediata sarebbe riservata solamente a pochi intimi.

L’ultima volta che i galletti festeggiarono un salto di categoria nel proprio stadio accadde nel giugno del 1997. Esattamente come allora, seppur in contesti differenti (quell’anno il Bari fu promosso in serie A), i tifosi potrebbero rivivere, domani, quel magico momento. Impossibile, però, ripetere le 60.000 presenze di quel San Nicola gremito. Il Bari, grazie al secco 3-1 contro il già salvo Castel di Sangro, raggiunse la promozione al termine di una rimonta incredibile. Le reti di Ventola, Guerrero e Volpi, con mister Fascetti in panchina, mandarono in paradiso la squadra pugliese. Colori, bandiere e sciarpe furono presto sventolate per l’intera città, ritornata in serie A dopo appena un anno di purgatorio.

L’ultima promozione, altrettanto indelebile, del maggio 2009, fu raggiunta con Antonio Conte in panchina. Qui, però, il metodo fu differente. La matematica certezza non fu agguantata né in casa, né tantomeno in trasferta. Grazie alla sconfitta del Livorno con la Triestina, i festeggiamenti partirono addirittura nell’albergo che ospitava il ritiro di Barreto e compagni. Complice la festa di San Nicola, i tifosi baresi poterono brindare in piazza il ritorno in serie A.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 13 aprile 2019 alle 20:30
Autore: Gabriele Bisceglie
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