18 dicembre 1999, settimo minuto. Hugo Enyinnaya colpisce da quaranta metri e porta il Bari in vantaggio contro l'Inter, facendo esplodere uno stadio San Nicola gremito. Il calciatore nigeriano si è appena seduto su quel treno che, si dice, passa una volta sola nella vita, saltandoci su in pieno davanti a 50.000 spettatori, e rendendosi protagonista di una notte indimenticabile. 

Quella serata, poi, passerà alla storia come la notte di Antonio Cassano, che grazie ad un colpo di tacco ed una rete nel finale prese il lancio per una carriera vissuta, nel bene e nel male, fra i protagonisti del calcio italiano. Enyinnaya sarà costretto ad essere ricordato come l'altro, che su quel treno non è mai stato in grado di rimanerci. Fra infortuni e discontinuità, quel giocatore che Carlo Regalia aveva scoperto in Belgio non è stato in grado di rispettare le attese. Ci aveva creduto in loro due, Fascetti, quando li aveva mandati in campo dal primo minuto contro l'Inter, costretto dall'infortunio dei titolari Osmanovski e Masinga, ed era stato ripagato. 

I biancorossi vinsero per due reti ad uno, confermandosi bestia nera per la squadra nerazzurra, sconfitta per la quinta volta di fila. Le carriere dei due, però, presero due strade diverse. Cassano si lanciò, vestendo le maglie dei club più prestigiosi ed entrando anche in contrasto con i tifosi della sua città d'origine, Enyinnaya non è riuscito ad affermarsi. Il gol realizzato due giornate dopo, contro il Venezia, alimentò un'illusione spenta subito dopo. Qualche prestito, un ritorno in Serie B, e poi il lungo peregrinare, che l'ha portato dalla Polonia al campionato d'Eccellenza, prima di appendere gli scarpini al chiodo nel 2011. 

Resta quell'illusione di un solo momento, come cantava Guccini in "Primavera '59", quella luce che ha abbagliato e poi si è spenta. Rimane il ricordo di una sola notte vissuta da protagonista. Tanto è bastato, però, per garantirgli un posto speciale nel libro dei ricordi dei tifosi biancorossi.

Sezione: Amarcord / Data: Mar 21 maggio 2019 alle 21:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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