Approfondimento sulle pagine nazionali de La Gazzetta dello Sport per il vincente Bari di Cornacchini. Proprio il tecnico parla del momento biancorosso: "Bisogna volare basso, guai a illudersi che ogni domenica sarà sempre una passeggiata. Il mio compito più semplice è quello di lavorare sul campo con questo gruppo eccezionale, fortissimo, un mix perfetto tra giocatori esperto e giovani di prospettiva. Invece, è meno agevole agire da “martello” ogni giorno sui ragazzi, per stimolarli a cercare di crescere ancora, facendo corsa su se stessi. Altrimenti, che gli vado a raccontare sull’avversario di turno? Non ci sono sfide vinte in partenza. Per esempio nell’ultimo turno con il Rotonda, fanalino di coda, abbiamo sofferto troppo e la squadra non mi è piaciuta. E sulla storia dei tanti record preferisco non legarmi ai numeri, per quanto piacevoli. Vale solo il risultato di fine campionato".

Sui singoli... "Brienza e Di Cesare giocano in D come se fossero in A, sono i riferimenti per tutti. Anche Cacioli e Mattera mettono la loro esperienza al servizio di un gruppo che, con pochi ritocchi mirati, potrebbe competere nella prossima stagione anche per vincere la Serie C. Io penso, però, solo al presente: ho il contratto sino a giugno e devo portare a termine la missione di ottenere la promozione. Il futuro può attendere. Certo, mi emoziona essere in panchina al “San Nicola”, sempre davanti a oltre diecimila spettatori. Che spettacolo!".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 18 dicembre 2018 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoBari
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