Raggiunto l'obiettivo stagionale, in casa biancorossa è giunto il momento di tracciare un bilancio. Il punto della stagione lo ha fatto ieri Giovanni Cornacchini che ha il grande merito di aver tagliato il traguardo con due giornate d’anticipo. In conferenza stampa il tecnico ha glissato sul suo futuro, rivelando di non aver incontrato l’attuale management circa una sua conferma nel prossimo campionato. Ma in fondo, ed è normale che sia così, il Condor spera di guidare i galletti anche nel complesso torneo di serie C. Del resto, chi non vorrebbe guidare un club così blasonato nel prossimo campionato, con alle spalle l’attuale proprietà? Ma è pur giusto che la stessa faccia le dovute valutazioni.

Il tecnico marchigiano ha elogiato la platea biancorossa ma, allo stesso tempo, non gli sono andate giù alcune critiche che gli son state rivolte, anche quando sono arrivati i tre punti. Cornacchini ha sempre preferito la praticità e la concretezza al bel gioco; il gioco di rimessa ed improvvise verticalizzazioni alla manovra palla a terra. Discorso condivisibile. In D è complicato trovare compagini che possano praticare un calcio spettacolare. Forse pero’, anche con avversari più quotati (vedi Bitonto in Coppa, Turris e Cittanovese), il Bari è andato in apnea e la manovra ha latitato più del dovuto.

Nel prossimo torneo, a prescindere da chi siederà sulla panchina del San Nicola, servirà tutt’altro Bari. Intanto la Poule Scudetto, dove si affronteranno le vincitrici dei nove gironi di D, può rappresentare la palestra giusta per capire cosa servirà (in termini di squadra e di tecnico) per avere la meglio sulle agguerrite formazioni che si presenteranno il prossimo anno nel girone C.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 25 aprile 2019 alle 12:00
Autore: Mario Caprioli
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