Salgono a 2077 i casi di Coronavirus registrati in Puglia, dopo i 1946 di ieri. A renderlo noto è il Presidente della Regione Emiliano che, sulla base delle informazioni del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, ha comunicato che oggi sono stati effettuati 1345 test in tutta la regione, di cui 131 sono risultati positivi. 

I casi positivi sono cosi suddivisi: 45 in Provincia di Bari; 10 in Provincia Bat; 17 in Provincia di Brindisi; 12 in Provincia di Foggia; 32 in Provincia di Lecce; 15 in provincia di Taranto. Sono stati registrati oggi 15 decessi: 8 in provincia di Bari, 1 in provincia Bat, 2 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce. Salgono a 65 i pazienti guariti.

C'è un "caso Bari", tanto inspiegabile quanto preoccupante. Secondo quanto si legge su Repubblica edizione Bari, il capoluogo pugliese è una delle città in cui negli ultimi due mesi si è registrato il maggior aumento di decessi in Italia. Un report del ministero della Salute ha analizzato l'andamento della mortalità giornaliera in relazione all'epidemia di Covid-19 tra il primo febbraio e il 21 marzo scorso. Confrontando questi dati con la media della mortalità nel periodo 2014- 2018, sono emersi incrementi maggiori di mortalità nelle città del Centro-Nord: a Brescia e Milano, soprattutto, ma anche a Torino e Genova. Nelle città del Sud invece non si verificano questi aumenti. Tranne che a Bari, appunto, dove si registra un anomalo incremento del 50 per cento dei morti: erano attesi 141 e se ne sono registrati 211, ovvero 70 in più nel giro di 20 giorni.

E' incredibile ciò che è successo in giornata a Carbonara, rione di Bari. Un 50enne del quartiere è stato denunciato per epidemia colposa e inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione perché, risultato positivo al coronavirus, doveva osservare la quarantena. Invece l'uomo, fermato per un controllo dai carabinieri mentre camminava per strada, ha raccontato che stava andando al supermercato per fare la spesa.

Un altro fatto increscioso è accaduto a Gravina in Puglia. Attraverso un video su Facebook, il sindaco della città Alessio Valente ha inveito contro alcuni cittadini: "Mi segnalano furbetti pronti ad approfittare della situazione, rivendendosi i buoni spesa (i buoni spesa da 100 euro per chi è in difficoltà economica per colpa del Coronavirus da richiedere al Comune, ndr). Ve lo dico subito: vi mando in galera". Valente afferma di aver "saputo di qualcuno che si rivende i buoni. Per esempio se il buono ha il valore spesa di 100 euro, se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli. E' vergognoso, vi denuncio tutti e vi mando in galera". A seguito di queste segnalazioni, il Comune ha deciso di riportato nome e cognome del beneficiario sul buono.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 02 aprile 2020 alle 20:45
Autore: Claudio Mele
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