Salgono a 2182 i casi di Coronavirus registrati in Puglia, dopo i 2077 di ieri. A renderlo noto è il Presidente della Regione Emiliano che, sulla base delle informazioni del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, ha comunicato che oggi sono stati effettuati 1270 test in tutta la regione, di cui 105 sono risultati positivi. 

I casi positivi sono cosi suddivisi: 41 in Provincia di Bari; 3 in Provincia Bat; 10 in Provincia di Brindisi; 25 in Provincia di Foggia; 6 in Provincia di Lecce; 15 in provincia di Taranto, su sei è da attribuire la provincia di appartenenza.. Sono stati registrati oggi 20 decessi: 11 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia Bat.

In Puglia vengono effettuate solo 1.000 analisi al giorno per l'accertamento del contagio da Coronavirus ma, secondo il governatore Michele Emiliano, tale numero deve essere incrementato. Per farlo serve utilizzare ulteriori macchinari: per questo motivo ha ordinato la requisizione di due strumentazioni prodotte dalla Masmec di Modugno e destinate al Veneto, come ha riportato La Gazzetta del Mezzogiorno. Emiliano ha telefonato al governatore del Veneto, Luca Zaia per comunicargli che "è stato trovato un accordo con le ditte fornitrici per quanto riguarda la distribuzione dei macchinari con i reagenti per eseguire tamponi". Caso che sembra dunque chiudersi.

La Regione si prepara a entrare nella "fase 2" della battaglia al Covid-19. Quella di messa in sicurezza della popolazione e di prevenzione contro una eventuale seconda ondata pandemica. "Siamo ormai sul plateau - spiega il responsabile del coordinamento emergenze epidemiologiche Pier Luigi Lopalco-, adesso dobbiamo cominciare a scendere". Come si legge su Repubblica edizione Bari, soltanto il 10 per cento dei casi risulta positivo. Una percentuale che si ripete da giorni, anche oggi. È la testimonianza che ormai anche la Puglia è sul cosiddetto plateau, l'altopiano dei casi di contagio caratterizzato da tanti picchi. E ora si prepara ad affrontare la discesa.

Potrebbe bastare un cerotto, per sconfiggere il Coronavirus. Un gruppo dell'Università di Pittsburgh ha messo a punto un primo vaccino, che potrebbe diventare una risposta efficace alla pandemia mondiale. E fra i ricercatori c'è un barese: Andrea Gambotto, per giunta tifosissimo del Bari. Con il collega Louis Falo ha creato un piccolo sistema cutaneo, un cerotto che ha già dato risultati promettenti nella sperimentazione sui topi: gli animali hanno sviluppato anticorpi specifici contro il Sars-Cov-2 già dopo due settimane dall'iniezione del vaccino.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 03 aprile 2020 alle 20:45
Autore: Claudio Mele
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