Per un Bari che vola, c’è un motore inesauribile: si tratta di Andrea D’Errico, il centrocampista che sta trascinando i galletti e stupendo tutti i tifosi biancorossi. Un giocatore duttile, presente in tutto il campo e fondamentale in entrambe le fasi di gioco. Profili del genere non si vedevano da tempo a Bari, ma scomponendo le caratteristiche tecniche e mentali di D’Errico, si può risalire a due ex del passato biancorosso.

Mezzala di spinta, energica, rabbiosa e capace di utilizzare bene i piedi. Praticamente un contachilometri nelle vesti di tuttocampista. Impossibile non associare queste qualità a Marino Defendi, per tanti anni capitano del Bari in Serie B.

Certamente a confronto con l’eroe della meravigliosa stagione fallimentare, D’Errico non ha ancora raggiunto traguardi prestigiosi, ma tecnicamente si lega molto a lui. Entrambi, d’altronde, sono nati calcisticamente come giocatori offensivi, per poi venire scalati in posizioni più arretrate nel corso delle loro carriere. Probabilmente, però, rispetto a Defendi, l’attuale numero 14 del Bari può vantare dei piedi più raffinati e una maggiore incisività dalla trequarti in poi, altra posizione che sa ricoprire molto bene.

Leadership e carisma in mezzo al campo. Sicurezza su ogni pallone e atteggiamento propositivo. Con le dovute misure – e solo per analogie caratteriali -, il profilo più simile invece sul piano mentale a D’Errico è Angelo Terracenere.

Senza dubbio, il centrocampista di Molfetta raggiunse una continuità tale nei tanti anni col Bari che in confronto per l’ex Monza è tutto ancora da dimostrare. Le premesse, però, sono quelle giuste. Nelle squadre che hanno fatto la storia biancorossa, Terracenere era il faro del centrocampo, capace di trasmettere fiducia e agonismo a tutti gli uomini, un po' come ha fatto il giocatore milanese dal suo arrivo a Bari.

D’Errico la storia dei biancorossi deve ancora farla, ma intanto scrive la sua, utilizzando un pallone e tanta voglia di vincere. Nel segno dei grandi del passato.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 08 ottobre 2021 alle 22:30
Autore: Gabriele Ragnini
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