Tra i calciatori presenti nell'anno della rinascita della formazione biancorossa, spiccava la presenza di Andrea Feola. Il centrocampista, tra i più penalizzati dalla regola degli under, non ha avuto grande spazio ma è riuscito comunque a dare il proprio contributo. In estate il classe '92 è passato tra le fila del Casarano, militante in Serie D. Questo il punto sulla sua nuova avventura, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni: "A livello personale ho avuto diversi infortuni, tra cui uno alla spalla che mi ha tenuto fuori per un po'. In verità non sono soddisfatto, potevo sicuramente dare di più e spero di farlo in caso di ripresa. Dal punto di vista collettivo potevamo fare meglio ma siamo in zona playoff, il nostro obiettivo. Avremmo otto giornate per migliorarci. Differenze con l'anno passato? Questo girone è tosto, ci sono 4-5 squadre che hanno speso soldi, creato organici attrezzati e che potrebbero militare anche in C. Probabilmente è più difficile rispetto al vecchio Girone I, dove come rivale organizzata c'era solo la Turris. Ma siamo stati sempre primi e con diversi punti di vantaggio. Mentre qui ci sono Foggia, Taranto, Cerignola e Bitonto, e quando devi giocartela con più rivali è diverso".
L'esperienza in biancorosso ha però lasciato ottimi ricordi e momenti, tra cui i forti legami con alcuni ex compagni: "Esperienza bellissima che mi porterò dentro tutta la vita. Giocare al Bari è il top a prescindere dalla categoria. Avevamo un gruppo bellissimo, fatto di grandi persone oltre che professionisti di livello. Ho avuto la fortuna di allenarmi con gente come Bolzoni, Brienza e Di Cesare. Anche se ho 27 anni, c'è sempre da migliorare e con questi campioni è più facile, vedi i loro atteggiamenti e cerchi di rubare il meglio. Mi porterò per sempre la festa promozione con il Rotonda. La coreografia della curva e 20mila persone alla stadio, che spesso non vedi manco in Serie A. Inoltre con Neglia e Hamlili si è creato un rapporto d'amicizia che va oltre il calcio. Ci sentiamo tutti i giorni, anche in questo momento con video chiamate".
Sulla separazione dalla società di De Laurentiis: "L'anno scorso ho giocato tanto a livello di presenze ma ero quasi sempre subentrante. Non sono riuscito a far vedere quello che potevo dare. Poi in ritiro sono arrivati tantissimi giocatori in mezzo al campo, elementi di qualità. Ho provato a giocare le mie carte però poi vedendo lo spazio sempre più ridotto, insieme alla società, abbiamo deciso di trovare una soluzione più giusta".
Difficile, invece, comprendere come e se verrà concluso il campionato: "Situazione surreale. Dobbiamo avere pazienza perché c'è gente che sta lavorando per far finire al più presto questa situazione. Io a casa mi alleno tutti i giorni e mi guardo qualche serie tv, come tanti altri. Speriamo di riprendere il campionato sia per la regolarità della stagione e sia perché significherebbe di aver fatto sconfitto o quasi questo virus. Però prima viene la salute poi tutto il resto".
Feola ha poi concluso l'intervento con un parere sull'attuale stagione dei biancorossi e l'elevato margine dalla capolista: "Sinceramente non me l'aspettavo. Però la Reggina ha fatto un campionato della madonna, inimmaginabile. Il Bari ha pagato l'inizio non brillantissimo. Questa è la dimostrazione non sempre vince la squadra più forte. Il Bari ha dei campioni, nomi importanti, ma quando parti dietro, è dura rincorrere. B tramite playoff? Ne premiano una su 27, sono una lotteria. Ci sono tante componenti, come chi ci arriva meglio, anche se con questo stop è ancora più impensabile. La posizione di classifica ti da tanto ma nelle partite secche può succedere qualsiasi cosa".
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