Gravina e le riforme, cosa cambia per il Bari? Il punto tra Serie C Elite e riduzione promozioni

Gli annunci sulle riforme da parte del presidente Gabriele Gravina al termine del Consiglio Federale di ieri hanno aperto ad una serie di nuovi scenari per il Bari. Le direttive sono ancora lontane dall’essere ufficializzate, decisiva in tal senso la volontà dell’Assemblea straordinaria (la cui data non è programmata), ma il numero uno del calcio italiano è intenzionato ad attuare importanti modifiche alla struttura delle varie leghe professionistiche.

L’obiettivo numero uno è quello di unificare Serie B e C, creando un’unica Lega ma con almeno due campionati al suo interno e procedendo ad una riduzione graduale delle squadre professionistiche. Secondo la volontà di Gravina già dal prossimo anno si dovrebbe partire con la costituzione di una Serie C Elite da 18 o 20 squadre e le altre ipotetiche 36 in due gironi nella Serie C classica (una sorta di semi-professionismo), uno scenario che complicherebbe non poco i piani del Bari e della famiglia De Laurentiis.

In caso di mancata promozione sotto la guida di mister Mignani, bisognerebbe innanzitutto guadagnarsi l’accesso alla nuova categoria (Serie C Elite), arrivando obbligatoriamente tra le prime 6 nel Girone C. Il nuovo girone diventerebbe un vero e proprio inferno con tutte le big della terza serie e le retrocesse dalla B. Il tutto andrebbe poi sommato al decremento delle promozioni da 4 a 2 per garantire maggiore stabilità alle società, ma pare probabile una fase intermedia di 3 slot prima del 2024. Di seguito un esempio della C Elite in base ai risultati della passata stagione: Avellino, Bari, Catania, Catanzaro, FeralpiSalò, Juve Stabia, Lecco, Modena, Padova, Pescara, Pro Patria, Pro Vercelli, Reggiana, Renate, SudTirol, Triestina, Virtus Entella.

Il prossimo sarà, dunque, un anno da non fallire. Il Bari è chiamato a raggiungere l'obiettivo, ormai seguito da oltre 24 mesi, per iniziare così la scalata verso i vertici del panorama calcistico italiano da parte di una società ambiziosa, che però sta faticando ad emergere nelle paludi di una categoria più complicata del previsto.