Da occasione per rilanciarsi a boomerang. Il Bari chiude questo doppio turno interno con appena due punti in saccoccia. E la sensazione che avrebbe potuto fare sicuramente qualcosa in più. La prestazione con lo Spezia non ha soddisfatto il pubblico del San Nicola che al termine dei novanta minuti ha sonoramente fischiato i propri beniamini ma mister Grosso non fa drammi.

"Abbiamo provato in tutti i modi a battere sia lo Spezia che la Pro Vercelli. Non ci siamo riusciti ma a me piace guardare il bicchiere mezzo pieno - spiega in conferenza stampa - Prendiamoci questi due punti. Ne volevamo sei ma sapevamo che non erano partite facili. C'è mancata un pizzico di lucidità nei minuti finale, qualcuno è arrivato un po' stanco, ma non credo che la squadra abbia nulla da farsi perdonare. Non è facile fare centottanta minuti in tre giorni quasi tutti a rincorrere. Con un po' più di calma e una migliore gestione del pallone avremmo potuto far male allo Spezia".

Il dato di fatto è che i galletti hanno nuovamente chiuso la prima frazione di gioco sotto di un gol. " Nei primi minuti siamo un po' contratti e scontati nelle giocate - l'ammissione del tecnico - Abbiamo la palla ma non riusciamo ad essere efficaci. Credo tuttavia che abbiamo chiuso il primo tempo immeritatamente in svantaggio. Nella ripresa siamo riusciti a recuperare la partita ma nel finale abbiamo rischiato di nuovo di perderla per demeriti nostri". 

"Noi vogliamo che i tifosi siano orgogliosi di noi - prosegue - Oggi ci hanno dimostrato di non esserlo. Ora sta a noi renderli nuovamente felici. La classifica? Siamo dove avremmo voluto essere se ce l'avessero chiesto all'inizio del campionato. Dobbiamo apprezzare dove siamo. Abbiamo faticato tanto e dovremo faticare altrettanto per migliorare". 

In chiusura un pensiero per Balkovec, all'esordio con la maglia biancorossa: "Ha delle ottime qualità. Si sta inserendo benissimo. Oggi ha mostrato di farsi valere. Sono convinto che col tempo non potrà che migliorare".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 13 marzo 2018 alle 20:55
Autore: Francesco Serrone
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