E' a Bari da qualche settimane Pasquale Iadaresta. Esperto bomber, fatica a trovare spazio. In un'intervista rilasciata oggi a La Gazzetta dello Sport spiega: "Quando arrivi in una grande squadra, devi capire il tuo ruolo e avere rispetto per ciò che hanno già fatto i tuoi compagni. La concorrenza? E’ bello che il Bari abbia tante frecce al proprio arco. L'addio al Latina? Ero molto legato a Latina, alla città e ai tifosi. Ma mi sono reso conto che qualcosa era cambiato, sarebbe stato difficile realizzare i programmi di inizio stagione. Il Bari mi ha offerto la chance di tornare nel calcio professionistico, conquistando la promozione sul campo".

Obiettivi... "Voglio dare il mio contributo, aiutare il Bari con i gol. Non mi mancano l’umiltà, nè l’ambizione per riuscirci. Non sono venuto per fare la comparsa, ma per essere protagonista anche in biancorosso. Magari fin dalla sfida col Messina".

Sulla sua carriera, Iadaresta rimarca: "Ho viaggiato sulle montagne russe. Ho commesso qualche errore in un contesto di tempistiche sbagliate, ma non sempre un calciatore è padrone del suo destino. Fatto sta che la carriera non è andata per quel che prometteva. In pochi lo sanno, a 25 anni mi sono scocciato e ho smesso per 7 mesi. Poi, mi è tornata la voglia di giocare e di fare gol". Ha vissuto anche Conte... "Conte e il preparatore Ventrone mi hanno condizionato in senso positivo, regalandomi il concetto di cultura del lavoro. Dopo di loro, tutto è stato più leggero".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 05 gennaio 2019 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoBari
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