Un torneo importante, perché foriero di sorprese anche a livello di calciomercato. Si può definire così la tournèe rumena del Bari nell’estate del 1989. I biancorossi, rinforzati dagli arrivi di due brasiliani il cui valore era sconosciuto ai più, Gerson e Joao Paulo, provenienti rispettivamente dal Palmeiras e dal Guaranì, avevano appena acquisito anche le prestazioni di un difensore argentino che, in Puglia, ebbe meno fortuna. Nestor Lorenzo, prelevato dai suoi connazionali dell’Argentinos Juniors.

La truppa di Salvemini, che si sarebbe salvata senza patemi da neopromossa in A, venne invitata a partecipare alla prima edizione della “Coppa Dinamo”, organizzata dalla Dinamo Bucarest e dal  suo allenatore Mircea Lucescu. La competizione vide la partecipazione anche di Anversa e Standard Liegi.

L’esordio dei baresi, il 3 agosto, avvenne proprio contro quest’ultima compagine, che avrebbe terminato il proprio campionato in quinta posizione, quell’anno. La gara fu equilibrata, e furono proprio gli italiani ad aver ragione degli avversari, con il punteggio di 1-0. Il giorno successivo, contro i padroni di casa rumeni, il club dei Matarrese dovette soccombere per 2-1, anche grazie alle giocate di un giovane calciatore del luogo, che colpì molto, in particolare, il direttore sportivo dei galletti Franco Janich.

Eliminato dal trofeo, il Bari, prima di abbandonare la Romania, ebbe il tempo di affrontare in amichevole il Sibiu, il 6 agosto, in un match che terminò sul risultato di 1-1.  Rientrati in Italia, i dirigenti della società iniziarono ad imbastire la trattativa che avrebbe condotto in Italia, dodici mesi dopo, quella punta rumena che li aveva stregati. Si trattava di Florin Raducioiu.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 08 luglio 2020 alle 23:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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