Per essere una grande squadra non basta avere un blasone importante, giocatori di livello ed una piazza con pochi eguali nel panorama calcistico nazionale. Il discriminante che fa la differenza fra una buona compagine ed una squadra di grande fattura è l'avere il giusto atteggiamento, la capacità di risolvere sfide complesse e di superare i vari ostacoli che si presentano nel corso della stagione.

Partita dopo partita il Bari di Giovanni Cornacchini sta acquisendo la consapevolezza necessaria e la maturità da grande squadra. Perché per trionfare nei campionati la cosa importante è riuscire ad ottenere successi nelle partite giocate male piuttosto che in quelle disputate bene. La formazione biancorossa, in questo, è cresciuta ed è maturata durante il campionato.

Probabilmente, in una gara come quella disputata mercoledì scorso contro il Troina, ad inizio stagione avrebbe avuto molto più difficoltà; non soltanto nel sbloccare la partita, perché anche nell'ultimo turno è stata decisa grazie ad un episodio su calcio piazzato, ma soprattutto nella gestione del match. Perché ciò che ha colpito nell'ultima sfida è stata la capacità di controllo mostrata dal Bari nella seconda parte della sfida; la formazione ospite ci ha provato, ha premuto sull'acceleratore una volta resasi conto dell'affanno biancorosso, ma non è riuscita a penetrare l'attenta linea difensiva. 

Ennesimo punto a favore del tecnico biancorosso, che con il tempo sta facendo crescere un gruppo solido ed unito; il pubblico barese, per ora, se ne è innamorato. L'augurio è che la luna di miele possa durare a lungo, in un percorso di crescita complessiva che possa riportare il Bari in A.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 14 dicembre 2018 alle 13:00
Autore: Raffaele Digirolamo
vedi letture
Print