Il campionato di Ciofani: impatto top. Esperienza e regia, con Vivarini intesa perfetta

Dopo l’arrivo di Laribi, l’acquisto di Matteo Ciofani, per blasone e per fascino, è stato sicuramente il secondo colpo più importante realizzato dal Bari nell’ultima sessione di mercato. L’ex Pescara, sceso dalla serie B con grande voglia ed umiltà, ha risposto subito presente alla chiamata biancorossa. Il posto sulla fascia destra è ormai saldo nelle sue mani, mentre Berra, scalzato dal ruolo di titolare, si è dovuto accontentare solamente della panchina.

NUMERI - Fin dal giorno del debutto, nella gara con la Virtus Francavilla, la sua presenza è stata sempre certa e quasi fissa. Su sette partite a sua disposizione, infatti, sono stati appena sette i minuti persi da Ciofani. Sempre nella sfida contro i brindisini, il terzino di Avezzano si è immediatamente tolto la soddisfazione di segnare il primo gol con il Bari, mentre col Picerno si è ripetuto con un assist preciso.

COSA VA - Ha molto colpito il suo forte impatto nella nuova avventura. Nonostante non calcasse la serie C da ben cinque anni e mezzo, si è calato perfettamente nella mentalità della categoria. Gettato presto nella mischia, Ciofani ha avuto dalla sua parte l’ottima intesa con mister Vivarini, di cui ben ricordava schemi e dettami. L’esperienza, l’affidabilità, la solidità e la regia in difesa hanno poi fatto il resto, rimarcando la totale estraneità delle sue qualità al contesto attuale della terza serie.

COSA NON VA - A distanza di poco più di un mese dal suo trentaduesimo compleanno, Ciofani non può certo garantire quella spinta costante sulla fascia per gli interi novanta minuti. La sua copertura degli spazi, però, gli ha permesso di sopperire a questo gap, cercando poche ma intelligenti sortite offensive. Di fronte ad esterni avversari vivaci sul piano atletico che fanno dell’intensità e della velocità le loro forze, spesso è andato in difficoltà, pensando solamente a difendere piuttosto che cercare di avanzare il suo raggio d’azione.