L’ex portiere del Bari Alberto ‘Jimmy’ Fontana è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per parlare del finale di stagione del Bari e del lavoro che Massimo Carrera sta svolgendo sulla panchina biancorossa: “Sono molto contento che il Bari si sia affidato a Massimo. È un amico, e una persona che conosce bene il calcio. Sono ancora più tifoso del Bari in questo momento. Il Bari deve cercare di arrivare secondo, è importante. Difficoltà a vincere? È logico che non vinci solo perché ti chiami Bari, anzi in C è ancora più difficile perché tutti fanno la partita della vita. La Ternana ha fatto qualcosa di fantastico, bisogna riconoscere quando gli avversari staccano un traguardo di questo tipo e bisogna complimentarsi”.

Sull’importanza della praticità: “Il Bari è attrezzato, ma l’ho visto troppe volte bello ma fine a se stesso. Nel calcio contano i tre punti, essere belli non aumenta la classifica, certe volte bisogna portare a casa la partita con più determinazione dell’avversario. Nella prima parte di stagione ho visto tante volte il Bari che si specchiava, serve praticità. Carrera pratico? Sono sicuro che lui vuole che la squadra giochi bene, non esiste un allenatore che non prepari la squadra per giocare bene e mettere in difficoltà la squadra avversaria. Il calcio però non è un’equazione esatta, si arriva alla domenica, trovi l’avversario che sta meglio, tu hai qualche giocatore un filino sottotono e spesso sei costretto a portare a casa i punti con la grinta. Sono le determinazioni che fanno il modulo vincente, non esiste un modulo che porti punti a prescindere, dipende dalla voglia con cui lo applichi. Il Bari sotto questo punto di vista, specie nella prima parte del campionato, è stato poco grintoso"

Interrogato sull’assenza di grinta da parte del Bari, Fontana ha risposto così: “La fame serve sempre nel calcio. È questo uno dei problemi grandi che ci si dimentica. Sono sicuro che Massimo si è trovato di fronte a questa realtà. Ora si parla di calcio quando si fa possesso palla nella propria area e poi si fanno solo tre tiri in porta. Carrera psicologo? A livello mentale Massimo ha un compito molto difficile, bisogna resettare. Ci sono quei dieci minuti in cui devi pedalare, fare una scivolata in più e accettare che la squadra avversaria ti metta in difficoltà”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 09 aprile 2021 alle 17:00
Autore: Gabriele Ragnini
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