Otto presenze e zero gol, in un’esperienza biancorossa senz’altro non indimenticabile; Luis Pedro Cavanda rientra a pieno fra quelle che sono le meteore del mercato invernale. Il calciatore, originario della Repubblica Democratica del Congo, arrivò sulle sponde dell'Adriatico l’ultimo giorno di gennaio del 2012, prelevato in prestito dalla Lazio di Claudio Lotito.

Era il Bari che, sotto l’attenta guida di Vincenzo Torrente, navigava a vista fra penalizzazioni e difficoltà societarie. Il terzino non riuscì ad entrare subito negli schemi del tecnico campanp, ed alternò, nelle prime settimane, mancate convocazioni e sporadiche apparizioni da subentrato. Il debutto da titolare arrivò solo a fine marzo, sul campo del Pescara, nella gara dedicata alla memoria di Franco Mancini, scomparso poco prima. La partita fu positiva, ed il giocatore salvò il risultato bloccando un tiro a botta sicura della squadra biancazzurra e rimediò un sei e mezzo nelle pagelle targate TuttoBari.

La buona prestazione messa a segno non gli valse la conferma da titolare: Cavanda non giocò più nessuna gara per intero, salutando la compagnia a fine stagione. La sua consacrazione è arrivata soprattutto fra Turchia, dove ha vinto una Supercoppa con il Galatasaray, e Belgio, contesto nel quale ha disputato anche i preliminari di Champions League con la maglia dello Standard Liegi. 

Nella mente dei tifosi baresi rimane solamente il ricordo fugace della sua breve parentesi biancorossa, in una stagione segnata dall'amarezza data dalle continue penalizzazioni.

Sezione: Amarcord / Data: Lun 21 gennaio 2019 alle 20:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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