A Locri, tra chi attende più questa sfida contro il Bari è Gianni Libri, trequartista e capitano della squadra calabrese, locrese verace. “Per me è una partita dal sapore speciale – spiega Libri –. Bari è storia nel panorama calcistico italiano ma a noi servono punti salvezza come il pane”.

Avvio scoppiettante e poi una lenta discesa. Come ti spieghi la metamorfosi del Locri rispetto a un girone fa?

“Molti sono all’esordio in questa categoria e la differenza tra Eccellenza e serie D è evidente. All’inizio del campionato eravamo cinici nel segnare e compatti nel difendere il punteggio. Abbiamo perso queste caratteristiche con il passare delle settimane. Con Sancataldese e Rotonda sono stati lasciati per strada troppi punti. La classifica è molto corta ma con qualche risultato utile possiamo tirarci fuori da questa situazione difficile”.

È soltanto un caso che il Locri sia calato da quando ha cominciato a giocare nel nuovo impianto?

“No. A Roccella giocavamo su un campo più stretto che ci agevolava. Era più facile coprirsi e ripartire in contropiede. Con il nuovo campo, più largo e simile al San Nicola, se non sei corto rischi di prendere imbucate e subire più facilmente reti”.

Togli un calciatore al Bari.

“Li leverei tutti (sorride, ndr). A parte gli scherzi, dico Brienza. Lui ha fatto grande cose qui, a Reggio Calabria. Mi verrà un brivido vedere a pochi metri un ragazzo che qualche anno fa tifavo, quando indossava la maglia della Reggina. Al fischio d’inizio però, sono sicuro, svanirà tutta la tensione".

Il Bari non ha ancora vinto in Calabria. Fattore positivo o negativo?

“Tutti e due. Cercherà con tutte le forze di raggiungere la prima vittoria. Però il Locri venderà cara la pelle, sperando che il tabù continui…”

Sezione: Esclusive / Data: Ven 15 febbraio 2019 alle 14:00
Autore: Gianluca Sasso
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