Dopo esser finalmente giunta l’ufficialità dell’acquisto, per i tifosi biancorossi non restava altro che scoprire il numero di maglia che Karim Laribi avrebbe scelto per dare inizio alla sua nuova avventura. E l’italo-tunisino non è stato assolutamente banale anche in questa delicata decisione, optando per una cifra, tanto pesante quanto prestigiosa, come la 10.

Forse senza neanche esserne a conoscenza, Laribi ha scelto di sobbarcarsi sulle spalle una maglia che, nel corso delle recenti stagioni, è risultata a tratti ingombrante qui a Bari. Quasi una sorta di maledizione per chi l’ha indossata. L’ultimo esempio lampante è stato proprio Roberto Floriano, quest’anno caduto vittima della 10 dopo aver lasciato in estate ad Antenucci la sua vecchia numero 7, protagonista indiscussa in serie D sulla schiena dell’italo-tedesco. Eclatante anche il caso di Galano che nel 2014/15, ovvero l’unica stagione in cui scelse questa cifra, ha deluso in campionato. Ulteriori precedenti poco fortunati sono poi stati i vari De Luca, Lugo, Forestieri, Carozza e Sgrigna. Mentre gli unici a brillare realmente con questa maglia nell’ultima decade sono stati Brienza e Barreto, veri beniamini dei sostenitori biancorossi.

Laribi, dunque, cercherà adesso di seguire proprio le orme lasciate da questi ultimi due, candidandosi a sfatare un autentico tabù che nel capoluogo pugliese sembrerebbe regnare sulla 10. D’altronde questo numero, data la sua importanza, non è certamente adatto a tutti. Ma il duttile trequartista sembrerebbe avere tutte le carte in regola per portarlo degnamente, grazie al suo perfetto mix di esperienza, fantasia ed ovviamente qualità. Dalla sua, inoltre, gioca a favore quella stagione del debutto tra i professionisti, già vissuta in Puglia. Nel Foggia di Insigne e Sau, guidato da Zdenek Zeman, un giovanissimo Laribi, appena diciannovenne e con il numero 10 subito sulle spalle, fu presto autore di ben 4 gol nella vecchia serie C1.

Non è stata altrettanto fortunata, invece, la sua seconda esperienza con questa maglia a Sassuolo. Dopo aver racimolato 11 presenze in serie A, a fine gennaio ha subito un grave infortunio al ginocchio che gli ha fatto chiudere la stagione anzitempo. Ora, però, potrebbe essere uno stimolo in più per il classe ’91, voglioso di rinverdire i fasti, sia per il Bari che per se stesso, di quella 10 finora mai più indossata da lui.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 23 gennaio 2020 alle 15:15
Autore: Gabriele Bisceglie
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