Il calcio italiano resta con il fiato sospeso, in attesa del Consiglio Federale della Figc in programma mercoledì prossimo, presieduto da Gabriele Gravina. Nella speranza di poter seguire quanto prima, almeno nelle serie maggiori, le orme della Bundesliga tedesca, tornata in campo nel week-end appena trascorso. Il Bari attende sornione, caldeggiando l’ipotesi, mai tramontata, di disputare una sorta di playoff, per giocarsi sul terreno di gioco le proprie chance di promozione in serie B.

Gli scenari possibili sono molteplici. La volontà di disputare le gare mancanti fino al termine della stagione, in A ed in cadetteria, è stata espressa dalle rispettive assemblee di Lega. Manca ancora, in tal senso, l’autorizzazione del Governo che consenta alle singole compagini di tornare ad organizzare allenamenti di gruppo. Salvo clamorosi colpi di scena, la questione dovrebbe risolversi positivamente entro una settimana. La data ipotizzata per il ritorno all’attività agonistica in massima serie, il 13 di giugno, resta un’indicazione di massima, che verrà ridiscussa.

Quanto a Lega Pro e serie dilettantistiche l'eventualità di continuare regolarmente i campionati è difficilmente praticabile, per ragioni economiche e sanitarie, legate all’impossibilità di uniformarsi, su tutto il territorio nazionale, agli standard di sicurezza richiesti dall’emergenza Covid-19. A far ben sperare i biancorossi, però, c’è la posizione espressa dal presidente del Südtirol Baumgartner, fautore anch’egli degli spareggi per la promozione tra i cadetti, e componente dell’organo chiamato a decidere. Oltre a Ghirelli, un altro membro del Consiglio è Pietro Lo Monaco.

L’ex amministratore delegato del Catania, convinto assertore della necessità di bloccare le competizioni, pare maggiormente orientato a rispettare i desiderata dell’assemblea di categoria. Dovrebbe sostenere, quindi, la proposta relativa al blocco delle retrocessioni ed alla promozione delle prime classificate dei tre gironi e del Carpi, basando quest’ultima scelta sul contestatissimo criterio della media punti. La ventilata possibilità di una riforma generale dei campionati, invece, appare di complicata attuazione, se le società di serie B manterranno la volontà di proseguire regolarmente la stagione.

Un’altra voce amica, tuttavia, potrebbe levarsi in difesa delle ragioni dei galletti. Quella dell’indimenticato ex Gianluca Zambrotta, delegato dell’Associazione Italiana Calciatori. Sarà una battaglia, dall’esito quanto mai incerto. Il rischio resta quello di prendere una decisione legalmente discutibile. Se il club dei De Laurentiis non avrà ragione tramite il voto democratico, potrebbe ricorrere alle carte bollate, pur di veder riconosciuti i propri diritti. Si rischia, insomma, un’estate in Tribunale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 18 maggio 2020 alle 14:30
Autore: Giovanni Gaudenzi
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