Amicizia sugli spalti, battaglia in campo, terminata con un pari che nei fatti accontenta tutti. La Reggina, perché mantiene la sua seconda posizione in classifica e conferma il suo status di candidata per la promozione, il Bari perché ha dato seguito alla sua striscia di risultati utili consecutivi ed ha acquistato l'ulteriore consapevolezza di potersela giocare alla pari con chiunque.

Lo 0-0 fra Reggina Bari è stato il risultato esatto per una sfida dai tatticismi esagerati, che ha visto due squadre confrontarsi senza esclusione di colpi e attente soprattutto ad impedire agli avversari di sviluppare il gioco. Il tutto in uno scenario che, fuori dal campo, è stato di grande amicizia in virtù del sentito gemellaggio fra le due tifoserie: i tanti biancorossi presenti al Granillo hanno lodato l'accoglienza riservata dai supporters calabresi, e la bellissima coreografia esposta prima del fischio d'inizio ha celebrato ancora una volta l'amicizia fra le due realtà.

In mezzo, però, c'è stata battaglia e anche qualche polemica. Quella biancorossa, per il gol annullato a Mehdi Dorval a seguito di un tocco con un braccio, e quella della Reggina che ha reclamato un calcio di rigore per un fallo di Alessandro Mallamo su Gabriele Gori, che Fabbri ha giudicato sul pallone. Piccoli veleni alimentati dopo il fischio finale, anche se mai oltre le righe.

Nel mezzo tanto possesso palla, due squadre attente in campo e una formazione calabrese che forse ha creato di più, ma che è arrivata ad impensierire veramente Caprile solamente in una occasione. La Reggina può avere un pizzico di rammarico, il Bari la soddisfazione per la conquista di un punto pesante in un percorso lungo: che vivrà un'altra tappa il giorno di Santo Stefano, quando al San Nicola arriverà il Genoa. E ci si attende il pienone...

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 18 dicembre 2022 alle 19:55
Autore: Raffaele Digirolamo
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