E' insolitamente senza squadra, Giorgio Perinetti. Indimenticato dirigente della promozione in A, parla oggi a La Gazzetta dello Sport. "Strano. In tanti anni di carriera sono rimasto fermo solo nel periodo della malattia di mia moglie. Ecco, vorrei rientrare presto".

"La società fa la differenza. I De Laurentiis possono dare stabilità e continuità. Perché dopo un’impresa, ne occorre subito un’altra. Più complicata. E quest’anno c’è una concorrenza temibile. Senza contare che, per blasone e storia, il Bari sarà la squadra da battere. Ma, da quello che sto vedendo, si sta muovendo bene", dice il diesse sulle strategie biancorosse.

Perinetti ricorda... "Il primo che presi a Venezia è stato Domizzi, veniva dalla A. In assoluto, se fai una squadra forte in C, va bene anche in B. Vero è che l’anno dopo la promozione, il Venezia di Pippo Inzaghi conquistò la semifinale playoff tra i cadetti, con 9 titolari della stagione precedente".

Tra i nomi accostati al Bari c'è l'attaccante Ferrari... "Sì, lo conosco bene: ha avuto poche chance a Brescia, ma devo anche ammettere che ha fatto bene a Piacenza. Autentico uomo d’area di rigore, forte di testa, un terminale offensivo devastante".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 24 giugno 2019 alle 12:00
Autore: Redazione TuttoBari
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