"Processo al Galletto" è una rubrica in cui non si ricercano colpevoli ma si analizzano, con obiettività, le varie situazioni, di campo e non.

In questa terza 'seduta' post playoff, il tema dibattuto in quest'aula virtuale è legato alle tanto attese scelte che la proprietà consumerà circa la panchina e le intenzioni future.

Dipalo: Ci siamo. Dopo giorni d'attesa, nelle prossime ore si conosceranno le intenzioni della proprietà in seno alla panchina, e non solo. Al di là delle scelte che arriveranno dall'alto - l'arrivederci e grazie a mister Vivarini pare sempre più probabile - sarà importante scoprire e valutare quelle che saranno le iniziative di mercato che il club intenderà percorrere, specie con il possibile cambio in panchina. In caso di ribaltone (Auteri e Baroni i più vicini a sostituire l'attuale tecnico biancorosso), bisognerà ridisegnare - seppur in parte - una rosa sì forte ma carente, modellandola alle necessità del nuovo (o vecchio) condottiero. Multiproprietà e dipendenza partenopea. In questi lunghi giorni d'attesa, non pochi sono stati i mugugni di una piazza che, spaventata dall'immobilismo del club circa la programmazione della prossima stagione, ha iniziato a rimarcare la propria importanza e la propria voglia di indipendenza dal Napoli. Pur comprendendo tale posizione, sarebbe utile in questo momento non alimentate sfiducia e malcontento intorno ad un club che nei suoi primi due anni di vita ha fatto tantissimo, riportando la squadra subito tra i professionisti e sfiorando il ritorno in serie B al primo colpo. Del futuro non vi è certezza: si guardi al presente senza dimenticare il recente passato, che ha visto il Bari naufragare prima di essere rimesso in pista dalla famiglia De Laurentiis, atterrata in Puglia con un solo obiettivo. Che, oggi, non serve nemmeno ricordare. Fidarsi è oggi l'unica cosa che, tutti, dobbiamo e possiamo fare. 

Giangaspero: Ci siamo, questa settimana o "mai più". Scherzi a parte, credo proprio che il Bari non possa trascinarsi oltre in scelte e programmazioni. In attesa dell'apertura del mercato, questo è infatti il momento buono per stringere patti e alleanze sui calciatori che contano. Il Bari non può aspettare oltre, il rischio è arrivare poi tardi dove serve, a meno di nuovi investimenti poderosi, che facciano saltare il banco. Vivarini o no, è certamente bizzarro che ci stia volendo praticamente un mese per chiudere la partita. Evidentemente non di poco conto sono i nodi oggi sul tavolo. Squadra, nuovi acquisti, la stessa posizione del diesse Scala. Paradossalmente la Juve, con la staffetta Sarri-Pirlo, ha fatto prima. Il malcontento dei tifosi? Comprensibile, ma si cerchi di mantenere comunque equilibrio. Oggi è troppo importante tornare nel calcio che conta, e la proprietà De Laurentiis resta merce rara per queste latitudini. Il Bari può fare la voce grossa nel prossimo campionato, sfruttando l'anno di apprendistato e compiendo mosse intelligenti a riparazione degli errori. A proposito, mi incuriosisce l'idea di una nuova punta da affiancare ad Antenucci, non dimenticando Simeri che resterà risorsa importantissima. Da Coda a Galabinov, passando per Pettinari, credo serva proprio una prima punta vecchio stampo, in grado di segnare gol sporchi e aprire varchi per i compagni. L'ambizione stagionale non potrà che passare anche dalla scelta di un centravanti di grido, in grado di scardinare le difese avversarie e costituire una continua alternativa in zona gol allo spartito piuttosto monotematico che abbiamo visto nell'ultimo campionato.

Garinella: È la settimana cruciale per il Bari. Siamo in attesa di conoscere le sorti di Scala e Vivarini, e questo aspetto rappresenta un nodo cruciale per il futuro. Le scelte di ds e allenatore rappresentano le fondamenta della squadra, sia per la permanenza, sia per l'acquisto di alcuni calciatori. Si parla di Marco Baroni, allenatore esperto, così come Vivarini, e di Romairone quale sostituto di Scala. In attesa - si speri sia breve - di dirimere questa matassa, ecco che i primi nomi di mercato cominciano a circolare nella bella Bari. È chiaro che Marco Baroni - qualora chiamato alla guida del Bari - vorrà calciatori differenti da Vivarini e, dunque, il mercato ancora non può decollare. Il suo 4-3-2-1 con cui tanto bene ha fatto a Benevento necessita di centrocampisti dal differente passo rispetto a quelli che il Bari ha attualmente in organico. Tolto Bianco, regista che va benissimo per ogni allenatore data la sua duttilità, le mezzali dovranno essere differenti. Anche l'attacco va rimpolpato con qualità. Coda è un prospetto interessante, ed appare francamente più abbordabile di Galabinov. Pettinari ha mercato in serie B, stiamo parlando di un bomber di sicuro affidamento, e la sensazione è che lascerà Trapani. Vedremo se l'eventuale offerta del Bari solleticherà il suo palato e le sue ambizioni. Ninkovic pare tramontato, e voci di corridoio lo danno in procinto di trasferirsi a Verona. Mi ha colpito il recente striscione esposto in città. Bari ha fame di calcio, ma questo i De Laurentiis lo sanno perfettamente. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 10 agosto 2020 alle 15:30
Autore: Raffaele Garinella
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